Elezioni comunali Roma 2016, Matteo Orfini: “Candidato sarà scelto con le primarie”
Il commissario del Pd romano e presidente del partito Matteo Orfini, ospite della trasmissione de La7 DiMartedì, ha chiarito come il candidato democratico sarà scelto con il metodo primarie. Orfini ha poi risposto a Stefano Fassina, della neonata Sinistra Italiana, che ha dichiarato come la nuova formazione è pronta anche a sostenere un candidato 5 Stelle, mettendo il de profundis su un'ipotetica alleanza di centrosinistra. "La sinistra italiana è il Pd – ha dichiarato Orfini – Nella sua cultura non ci sono le divisioni, le scissioni, la logica minoritaria. Le battaglie si possono fare nel Pd, molti di noi le fanno quotidianamente. Non bisogna inventarsi qualcos'altro. Le scissioni non sono mai andate bene nella sinistra italiana".
Sulla caduta del sindaco Ignazio Marino, che ha provocato non pochi mal di pancia tra l'elettorato democratico, ha risposto a chi gli ha imputato un metodo poco trasparente e democratico: "Credo sinceramente che sia una lettura sbagliata. Da quando c'è Renzi segretario abbiamo discusso tutto in modo anche difficile e lacerante. Mi chiedo, prima era cosi? Io temo ci sia un retropensiero. Io ero in segreteria con Pierluigi Bersani e allora mi capitò spesso di criticare Bersani, come oggi a volte critico Renzi. Lo facevo perchè pensavo che un partito si dovesse dirigere nei luoghi della discussione democratica. Noi facevamo delle bellissime segreterie il martedì mattina poi scoprivamo che la mattina alle 8 nell'ufficio di qualcuno si erano riuniti Bersani, D'Alema, Franceschini, la Bindi, Ignazio Marino, e discutevano di tutte quelle cose di cui noi non avremmo mai discusso".
Fratoianni: "Se Pd fa politiche di destra noi vogliamo fare cose di sinistra"
A rispondere a Orfini ci pensa Nicola Fratoianni di Sel: "Orfini non capisce o più probabilmente fa finta di non capire. L'unica scissione l'ha fatta il suo Pd dalla sinistra. È la replica di Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana alle parole del presidente del pd. E la scissione il Pd l'ha fatta con atti molto concreti. Si chiamano jobs act, modifica costituzionale grazie a Verdini, la cosidetta «buona scuola», lo Sblocca Italia e l'elenco potrebbe continuare. Capisco il nervosismo di chi pensa che vocazione maggioritaria significhi partito pigliatutto. Ma dalle parti del Nazareno e di Palazzo Chigi dovranno farsi una ragione del fatto che sei fai un sacco di cose di destra qualcuno si organizza per fare cose di sinistra".
Nicola Zingaretti: "Centrosinistra deve essere unito"
Sulla partita di Roma è intervenuto anche il governatore della Regione Lazio, che ha già chiarito di non aver nessuna intenzione di voler scendere in campo nella corsa del Campidoglio. "A Roma il centrosinistra – ha dichiarato Zingaretti – non deve dividersi, una divisione verrebbe vissuta come un ennesimo errore". Il riferimento ovviamente è alle parole di Fassina e alle future scelte che Sel prenderà in Campidoglio. "Bisogna partire al più presto con la mobilitazione delle persone per le idee e i progetti – ha rilanciato Zingaretti – riallacciando così i fili di uno schieramento largo".