Elezioni comunali a Roma, per la sinistra c’é Fassina. Aspettando cosa farà Marino
Si posizionano i candidati ai blocchi di partenza per la corsa verso il Campidoglio. E la neonata Sinistra Italiana, dove confluiranno Sel, Rifondazione e le anime fuoriuscite dal Pd e dal Movimento 5 Stelle, schiera il suo primo nome. Si tratta di Stefano Fassina, ex esponente dem, uscito dal partito con il nuovo corso renziano. Una candidatura alternativa a quella del Partito democratico, ancora lontano da trovare un nome per il Campidoglio dopo aver silurato Ignazio Marino e travolto dall'inchiesta su mafia capitale.
Fassina, sul cui nome per ora si sarebbero trovate d'accordo almeno le varie anime di Sel, comincerà la sua corsa da Ostia per un "percorso di ascolto e partecipazione con i cittadini" all'interno di un'iniziativa dal titolo "RicostruiAmo Roma insieme", e che sarà itinerante partendo dalle periferie per arrivare fino al centro della città. Un percorso di "ascolto" che servirà di fatto a definire il percorso che porterà ad una decisione definitiva sulla candidatura o meno di Fassina.
Per la sinistra incognita Marino
"Mi impegnerò a costruire un progetto per il Governo della Capitale – ha spiegato – si tratta di una proposta che vuole essere aperta, ma che ha una sua identità che non nascondo, da uomo di sinistra". E sulla fine della giunta di centrosinistra Fassino dice parole chiare: "La Giunta Marino è finita in un modo inaccettabile sul piano democratico". E proprio Ignazio Marino sembra rappresentare la più grande incognita a sinistra: la sua eventuale scelta di scendere in campo con una lista alternativa al Partito democratico cambierebbe tutte le carte in tavolo. E forse non è un caso che la prima uscita pubblica dell'ex sindaco, all'indomani delle dimissioni sarà la prossima settimana, quando incontrerà in un dibattito tutti e quattro gli ex consiglieri comunali di Sel.
Civati schiera il radicale di Magi
Potrebbe andare dritto per la sua strada, almeno per il momento Pippo Civati che con il suo movimento Possibile, ha deciso di non aderire a Sinistra Italiana. E anche su Roma le strade della neonata formazione e di Civati potrebbero divergere: pronto a scendere in campo per Possibile sarebbe infatti Riccardo Magi, ex consigliere capitolino dei Radicali.