Elezioni comunali 2016, a sinistra l’idea delle primarie alternative al Pd
L'unico nome in campo è quello di Stefano Fassina, l'ex esponente dem autocandidatosi alla corsa del Campidoglio a sinistra in alternativa al Partito democratico. Un nome che però, nessuno lo nasconde, non ha suscitato particolari entusiasmi di popolo, ma neanche tra i partiti e le associazioni che dovrebbero sostenerlo. Una candidatura nata "dall'alto", senza consultazioni con la base e la società civile.
Così dentro e fuori Sinistra Italiana le acque si agitano per trovare nuove strade. A rompere gli indugi e a palesare il disagio che si vive a sinistra l'ex capogruppo in Campidoglio di Sel Gianluca Peciola che oggi ha chiesto "una verifica pubblica nella sinistra diffusa a Roma che vada oltre i partiti, per costruire un percorso e vincere le elezioni comunali a Roma".
Un appuntamento che potrebbe arrivare a fine mese per lanciare delle vere e proprie primarie della sinistra, alternative a quella del Partito democratico, e che potrebbero strizzare l'occhio anche all'ex sindaco Ignazio Marino e altre personalità critiche e deluse del Pd romano. Allargamento la parola d'ordine lanciata da Peciola, per scongiurare quelli che definisce come "scenari brutali" in cui "al centro non c'è Roma, non ci sono i romani, ma esperimenti ideologici e di potere sul corpo della città. La Sinistra ha potenzialità, risorse civiche, intelligenze da mettere in campo per scongiurare questi scenari e rilanciare la città".