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Ecco gli autobus all’idrogeno a inquinamento zero: sul Raccordo la prima stazione di rifornimento

Entro la fine del 2018 dovrebbero essere consegnati cinque bus a idrogeno che percorreranno una tratta sperimentale che va dal quartiere Magliana fino al centro della Capitale.
A cura di Enrico Tata
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Per le strade di Roma presto circolerà un autobus pubblico alimentato a idrogeno e quasi privo di agenti inquinanti. Tra il Grande Raccordo Anulare e l'Autostrada per l'aeroporto di Fiumicino verrà infatti costruita la prima stazione di produzione e rifornimento a idrogeno nel Lazio, seconda in Italia dopo quella di Bolzano. Entro la fine del 2018 dovrebbero essere consegnati cinque bus a idrogeno che percorreranno una tratta sperimentale che va dal quartiere Magliana fino al centro della Capitale. Verranno effettuate sei corse al giorno, andata e ritorno, con un percorso di 24 chilometri a tratta. La dimostrazione durerà complessivamente tre anni e mezzo e si inserisce in un progetto di collaborazione tra ENEA e Centro Interuniversitario di Ricerca Per lo Sviluppo sostenibile (CIRPS), nell’ambito del progetto 3Emotion, promosso dalla Piattaforma europea per l’idrogeno e le celle a combustibile (FCHJU) e finanziato dall'Unione europea e, per l’Italia, dalla Regione Lazio con circa 2 milioni di euro. Oltre a Roma sono coinvolte anche le città di Aalborg in Danimarca, Versailles e Pau in Francia, Rotterdam in Olanda e Londra in Inghilterra.

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Per quanto riguarda la stazione di produzione dell'idrogeno, spiega Giulia Monteleone, responsabile Laboratorio Sviluppo Processi Chimici e Termofluidodinamici per l’Energia dell'Enea, "il nostro ente si occuperà dei sistemi di produzione idrogeno, tecnologie consolidate che però dovranno essere opportunamente selezionate e integrate tra di loro per assicurare la quantità e la qualità dell’idrogeno richiesto per la circolazione degli autobus, all’incirca 400 kg a settimana”. Il costo dell'idrogeno al chilo è ancora alto, circa 9,50 euro per chilogrammo, ma l'obiettivo è di portarlo a 5 euro entro il 2025.  “Per raggiungere questo risultatoserve un’infrastruttura per la mobilità sostenibile diffusa a livello europeo e nazionale, come quella a idrogeno su cui l’Italia ha varato un piano strategico al 2050, che è stato accettato e incluso nel decreto legislativo 257/2016 per la realizzazione di una rete di distribuzione di combustibili alternativi”, spiega Monteleone. Delle virtù di un'"economia all'idrogeno" parlava già nel 2002 in un suo saggio l'economista Jeremy Rifkin. Dopo oltre quindici anni l'idrogeno potrebbe davvero, nei prossimi anni, rappresentare in concreto una valida e sostenibile alternativa ai combustibili fossili per quanto riguarda l'alimentazione dei mezzi del trasporto pubblico.

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