E la sindaca Virginia Raggi cita Petroselli e Argan, sindaci comunisti

Due sole persone sono state citate nel discorso di insediamento di Virginia Raggi. Due nomi che per i cittadini romani significano tanto: Giulio Carlo Argan e Luigi Petroselli, due sindaci comunisti. "Il 27 settembre 1979, in questa stessa aula, – ha detto oggi la sindaca – l'ormai scomparso Sindaco Luigi Petroselli nel suo discorso di insediamento rievocava con forza il principio e il sentimento dell'umiltà, raccogliendo l'eredità di un altro gigante della storia capitolina, Giulio Carlo Argan, in segno del rispetto verso il suo alto e ineguagliabile rigore intellettuale e morale. Noi, – ha continuato Raggi – dobbiamo oggi avvicinarci all'importante compito che ci attende con senso del dovere e con umiltà nella piena consapevolezza che ricostruire una città in macerie, come quella che ci hanno lasciato, non sarà certamente facile. Ma ce la possiamo fare".

Argan, professore e critico d'arte, fu eletto sindaco di Roma il 9 agosto 1976: è stato il primo sindaco della Capitale ad essere eletto da una coalizione di sinistra che comprendeva anche il Partito Comunista. Nel 1979 viene eletto al suo posto Luigi Petroselli, dirigente romano del Pci. Muore per un malore improvviso al termine di un intervento al Comitato Centrale il 7 ottobre 1981 quando era ancora in carica come primo cittadino della Capitale. Aveva solo 49 anni e governò solo due anni come sindaco della Capitale ma riuscì, comunque, a diventare il sindaco più amato nella storia di Roma. "Ha avuto due idee forti in quegli anni – racconta di lui Walter Veltroni – Da una parte il risanamento delle borgate e la demolizione dei borghetti e dall’altra ha attribuito un grande valore all’Estate romana in tempi di terrorismo". A Petroselli succede vicesindaco Ugo Vetere, terzo e ultimo sindaco eletto grazie ai voti del Pci.