Due mamme per un bambino, la prima trascrizione nei registri comunali
Dopo che a Torino lo scorso 7 gennaio è stato riconosciuto nei registri comunali il primo caso di un bambino, nato all'estero, ad avere due mamme, il 4 febbraio è stata la volta di Roma che si conferma in prima fila sul terreno dei diritti civili. Si tratta di un bimbo nato in Argentina, dove è stato riconosciuto come figlio di due donne, che tornate in Italia hanno fatto richiesta agli uffici anagrafici del Comune di Roma di avere lo stesso riconoscimento nel loro paese. E così è stato. Come ha spiegato l'assessore alle Pari Opportunità Alessandra Cattoi al quotidiano la Repubblica "nella Capitale esiste un contesto favorevole affinché si verifichi una vera estensione dei diritti. Affinché il rispetto diventi e sia effettivo. E affinché l'interesse per il bambino sia davvero primario. I bambini privati dei loro diritti, quelli di avere per esempio riconosciuti per legge entrambi i genitori, non sono bambini come gli altri. E questo non è giusto e non è neanche più accettabile".
Così dopo la trascrizione dei matrimoni omosessuali contratti all'estero, ma invalidata dal Prefetto, e l'approvazione dell'istituzione del registro delle unioni civili, la Roma guidata dalla giunta di Ignazio Marino aggiunge un nuovo capitolo al riconoscimento dei diritti civili. Se a Roma l'istanza è stata subito accettata diverso è il caso di Torino dove la richiesta di trascrizione per un bambino nato in Spagna da inseminazione eterologa e riconosciuto (secondo la legge spagnola) avente due genitori di sesso femminile, era stata in un primo momento rigettata. Solo grazie ad una sentenza della Corte d'Appello le due mamme hanno ottenuto il riconoscimento di essere entrambe genitori.