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Droga nascosta tra i cespugli e nelle tubature: 19 arresti alle porte di Roma

Questa mattina all’alba è scattata l’operazione “New Generation”, che ha portato all’arresto di 19 giovani spacciatori alle porte di Roma. I ragazzi erano divisi in due gruppi che gestivano lo smistamento delle sostanze stupefacenti dividendosi i compiti tra i Comuni di Fonte Nuova, Monterotondo e Mentana.
A cura di Tommaso Franchi
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Si contendevano le piazze dello spaccio tra Fonte Nuova, Monterotondo e Mentana, ma questa mattina il loro giro d'affari si è concluso. I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno arrestato 19 persone al termine dell'operazione "New Generation", scattata questa mattina all'alba. Il bilancio finale è di 8 custodie cautelari in carcere, 8 arresti domiciliari e 3 obblighi di firma. L'indagine era scattata due mesi fa a seguito del ritrovamento di una decina di grammi di cocaina nelle tasche di un 34enne di Mentana, una scoperta che ha permesso agli uomini dell'Arma di intercettare una rete tra due gruppi di ragazzi che, in contatto tra loro, gestivano lo smistamento di sostanze stupefacenti nei tre Comuni alle porte di Roma. L'operazione è stata denominata "New Generation" dal fatto che le persone indagate rappresentano in questo panorama le "nuove leve", giovani che hanno sostituito altri personaggi già noti alle forze dell'ordine. I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno dato esecuzione all'ordinanza emessa dal Gip Mario Parisi del Tribunale di Tivoli, richiesta per il reato di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.

Ecco come i due gruppi gestivano lo spaccio di stupefacenti tra Fonte Nuova, Monterotondo e Mentana

Le operazioni di spaccio e di acquisto delle sostanze stupefacenti erano gestite in accordo tra due gruppi, con a capo uomini molto giovani. Il primo sistema organizzativo operava tra i Comuni di Mentana e Monterotondo ed era gestito da un 33enne del primo Comune: l'uomo guidava alcuni giovani collaboratori nelle consegne e nel giro d'affari, garantendo oltre 30 consegne di cocaina al giorno ai suoi "clienti". La seconda organizzazione era tutta concentrata a Fonte Nuova, con a capo un 27enne di Tor Lupara. La gestione dell'attività illecita era la medesima, con il tutto che si concentrava attraverso un sistema collaudato di smistamento e di distribuzione di hashish, cocaina e droga di ogni genere. Tutti i ragazzi si cimentavano nelle operazioni più svariate per nascondere le sostanze, utilizzando cespugli o tubature dove occultavano la droga per poi indicare il posto al futuro acquirente: il cliente arrivava e nello stesso punto lasciava il denaro, poi spartito tra spacciatore e gestore.

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