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Dopo tre anni di violenze fa arrestare il padre omofobo: “Frocio il prossimo funerale è il tuo”

Quando scopre l’omosessualità del figlio comincia a perseguitarlo. Appostamenti, minacce, insulti e anche aggressioni fisiche. Ma dopo tre anni è finito l’incubo per un ragazzo romano di 24 anni: il padre è stato arrestato e tradotto in carcere. Il 20 giugno lo aveva colpito a testate dopo averlo aspettato fuori la sua abitazione.
A cura di Valerio Renzi
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È finito in galera con l'accusa di stalking un uomo di 43 anni: per tre anni avrebbe perseguitato, minacciato, aggredito fisicamente il figlio perché omosessuale. Il ragazzo, 24 anni, ha vissuto nel terrore, costretto a cambiare le proprie abitudini fino a installare una telecamere all'ingresso della sua abitazione, arrivando a temere per la sua stessa vita. Una condizione che l'ha costretto ad assumere farmaci tranquillanti e l'ha fatto cadere in una profonda depressione La vicenda, arrivata a un primo epilogo con l'emissione del provvedimento cautelare in carcere per il genitore, è raccontata oggi sulle pagine dell'edizione romana del quotidiano la Repubblica. Un incubo cominciato quando nel gennaio del 2015 l'uomo scopre l'omosessualità del figlio

L'ultimo episodio di violenza lo scorso 20 giugno quando, si legge nel dispositivo firmato dal giudice per le indagini prelimina Corrado Cappiello, "il genitore aggrediva nuovamente il ragazzo afferrandolo per il collo, scagliandosi contro di lui, dandogli delle testate e urlando insulti: "Frocio di merda, sei un infame, il prossimo funerale è il tuo". All'arrivo degli agenti l'uomo si è scagliato anche contro di loro. Una vera e propria persecuzione quella messa in atto dal genitore nei confronti del figlio, come spiega ancora il gip nella sua ordinanza: "Si appostava quasi tutte le sere dietro le autovetture in sosta sotto casa del giovane attendendolo", per poi aggredirlo quando andava bene solo con insulti omofobi e minacce, quando andava peggio arrivando a lanciargli sassi o picchiandolo".

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