Dopo il caso Bielsa tifosi della Lazio in rivolta: 14 luglio manifestazione in centro

Che tra la tifoseria biancoceleste e il presidente della Lazio Cladio Lotito non scorra buon sangue e cosa nota e non certo di oggi. Questi anni ci hanno abituato alle contestazioni, agli scioperi del tifo e a cori striscioni inequivocabili: "Lotito vattene". Al presidente hanno contestato gli scarsi risultati, il carattere scontroso, i progetti annunciati e mai realizzati. Ma ora, dopo l'affaire Marcelo Bielsa, con l'annuncio dell'arrivo del tecnico di fama mondiale e la rivoluzione della squadra, un sogno infranto dal gran rifiuto dell'allenatore e dalle difficoltà di mercato, i tifosi laziali sono sul piede di guerra.

Da giorni sulle emittenti sportive capitoline si rincorrono microfoni aperti infuocati che danno voce alla rabbia dei tifosi, ma anche alla voglia di scendere in piazza. L'appello è partito su Facebook dalla pagina "Elite Romana", per essere poi raccolto dal tifo organizzato con un comunicato: "La Curva Nord prende atto della volontà dei tifosi laziali di scendere in piazza e aderisce in pieno alla manifestazione di dissenso nei confronti della società, fissata giovedì 14 luglio in via 4 Novembre n°119 (a circa 300 metri dal Campidoglio), sotto la Prefettura. Una sorta di spontaneismo laziale che la parte più calda della tifoseria ha apprezzato. Ben venga questa iniziativa e invitiamo così tutto il popolo biancoceleste ad essere presente. Per dimostrare anche alle istituzioni che la situazione che sta vivendo il tifoso biancoceleste, a partire dalla società e per finire con le vetrate che hanno diviso la nostra curva, non è più sostenibile. Se la curva non sarà più la nostra casa dove poter tifare e contestare allora le strade torneranno ad essere il luogo d'incontro dei tifosi laziali".