Dopo il braccio di ferro vincono gli ambulanti: il M5s ‘congela’ la delibera contestata
Dopo la manifestazione di ieri mattina, quando alcune centinaia di lavoratori ambulanti hanno assediato l'assessorato alle Attività Produttive, il comune di Roma fa marcia indietro sulla così detta delibera Coia. Il nuovo regolamento del commercio su area pubblica, che porta il nome del consigliere grillino Andrea Coia, già approvato in aula Giulio Cesare e in commissione. Il testo recepisce la contestatissima direttiva Bolkestein, contro cui gli ambulanti si battono da anni. In poche parole decadono tutte le licenze a partire dal 31 dicembre 2018, e la concessione non sarà più trasmissibile da genitore a figlio, ma dovrà passare per un nuovo avviso pubblico.
Dopo diverse ore in cui i manifestanti hanno bloccato il centro, è arrivata l'apertura da parte di Coia, che si è detto pronto a discutere dei punti di rivendicazione degli ambulanti, che già hanno ottenuto la garanzia di un punteggio maggiore nuovi bandi di gara, una forma per tutelare il lavoro e il commercio storico, e al contempo rispondere alle indicazioni di garanzia di liberalizzazione del mercato imposto dalla Bolkestein. Una linea quella del dialogo, solo parzialmente seguita dall'assessore Adriano Meloni: "Questi esercenti spiega l'assessore al Commercio Meloni hanno già avuto un ulteriore anno e mezzo di proroga sulla scadenza dei titoli, il nostro obiettivo è rispettare la legge e ripristinare il decoro, non si può sottostare a un ricatto".
L'assessore dunque punta sulla linea dura, annunciando una nuova ondata di controlli degli stalli, ma la delibera è di fatto congelata fino a che la maggioranza non assumerà una linea univoca di fronte alle mobilitazioni degli ambulanti. "Incontreremo nuovamente le associazioni", ha rassicurato Coia a fine giornata.