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Doping, indagine su vendita illegale di farmaci dopanti a Latina: un arresto

Rubava farmaci, prodotti cosmetici, integratori alimentari per lo sport e dispositivi medici, da un distributore farmaceutico operante nel territorio pontino e da un deposito farmaceutico. Poi, li rivendeva a caro prezzo nel mercato illegale, ricevendo in cambio molti soldi. I carabinieri dei Nas hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di una persona indagata nell’ambito di articolata attività investigativa.
A cura di Alessia Rabbai
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Fonte: Getti Images
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Rubava farmaci, prodotti cosmetici, integratori alimentari per lo sport e dispositivi medici, da un distributore farmaceutico operante nel territorio pontino e da un deposito farmaceutico. Poi, li rivendeva a caro prezzo nel mercato illegale, ricevendo in cambio molti soldi. I carabinieri dei Nas hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di una persona indagata nell’ambito di articolata attività investigativa. L’indagine, chiamata ‘Free Shopping', ha posto fine a una serie di furti di farmaci. L’attività investigativa è partita a giugno 2018 da una denuncia relativa a molteplici furti e supportata dall’utilizzo di specifiche attività tecniche (intercettazioni telefoniche, ambientali e registrazioni audio/video). I risultati emersi hanno consentito di attribuire le responsabilità a un corriere di prodotti farmaceutici che aveva accesso fiduciario nella struttura.

Le indagini

Un’importante svolta nell’attività investigativa si è arrivata a luglio, in occasione del sequestro di una grande quantità di merce, in larga parte farmaci ad azione dopante, epoietina e somatropina, e per la cura delle disfunzioni erettili oltre a dispositivi medici, prevalentemente costituiti da apparecchi per l’aerosol terapia. La merce era pronta per essere venduta in canali distributivi clandestini, tra cui piattaforme web, frequentate da sportivi alla ricerca di sostanze per migliorare illegalmente le loro prestazioni agonistiche. I soli prodotti farmaceutici, il cui valore supera i 30mila euro, avrebbero garantito, una volta entrati nel circuiti del mercato nero, guadagni superiori a 50mila euro, anche grazie al fatto che avrebbero potuto assumerli liberamente, senza doversi sottoporre a controlli. Inoltre i militari hanno scoperto che l’indagato riforniva  anche direttamente alcuni atleti amatoriali e assumeva personalmente gli stessi farmaci.

Controlli antidoping

Un concreto riscontro a tale ipotesi si è avuto con gli esiti di un controllo antidoping in una gara di ciclismo, svolta a luglio scorso, in cui sia l’indagato che un altro ciclista amatoriale sono risultati positivi all’epoietina.

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