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Discarica di Cupinoro: sei sindaci incontrano Zingaretti per dire no ai nuovi impianti di rifiuti

I sindaci di sei comuni della provincia di Roma consegneranno al presidente Zingaretti un documento firmato insieme ai comitati e alle associazioni ambientaliste per dire “No ai nuovi impianti di trattamento dei rifiuti previsti a Cupinoro”. Sabato 28 ottobre prevista una manifestazione assieme ai cittadini.
A cura di Alessia Rabbai
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Un presidio davanti alla Regione Lazio, per consegnare al presidente Nicola Zingaretti una lettera firmata dai primi cittadini dei comuni di Bracciano, Cerveteri, Ladispoli, Anguillara Sabazia, Trevignano e Manziana. Un documento per dire "No ai nuovi impianti per i rifiuti a Cupinoro" e per chiedere di procedere con la bonifica della discarica, chiusa dal 2014. I sindaci della provincia a nord di Roma, mercoledì 25 ottobre alle ore 11 si presenteranno in piazza Oderico da Pordenone ricevuti dall'assessore Mauro Buschini a fianco dei cittadini del comitato Fermiamo Cupinoro e delle associazioni ambientaliste in mobilitazione contro il progetto di costruzione di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti previsto nei pressi della discarica, lungo via Settevene Palo.

Un'assemblea pubblica per ribadire il "no" del territorio agli impianti

Martedì 17 ottobre si è svolta un'assemblea presso la Sala Consiliare del Comune di Bracciano, durante la quale è stato fatto il punto della situazione in vista dell'asta giudiziaria prevista per il prossimo 21 novembre, dove saranno concesse al migliore offerente le autorizzazioni per costruire impianti di trattamento di rifiuti nel sito in questione. Autorizzazioni scadute ma rispetto alle quali chi si aggiudicherà l'asta potrà chiederne il rinnovo: "Restiamo uniti – hanno detto i sindaci nel corso dell'assemblea – per ribadire il nostro no contro il progetto. Con il documento che porta le nostre firme ribadiamo una posizione chiara alla Regione Lazio. Il nostro territorio, a vocazione fortemente paesaggistica e turistica non si tocca, dobbiamo difenderlo e valorizzarlo". Sulla stessa linea i movimenti: "Non permetteremo che il nostro territorio diventi la discarica di Roma – hanno detto i cittadini di Fermiamo Cupinoro a Fanpage.it  – Lo scenario che si prefigura per la discarica di Cupinoro è quello di un polo industriale dei rifiuti a servizio della città metropolitana, altro che chiusura!".

I sindaci durante l'assemblea pubblica sul futuro della discarica di Cupinoro (Foto di Salvatore Ferretti)
I sindaci durante l'assemblea pubblica sul futuro della discarica di Cupinoro (Foto di Salvatore Ferretti)

L'asta delle autorizzazioni per la costruzioni degli impianti

Il miglior offerente dell'asta si aggiudicherà i titoli per la realizzazione di un impianto di preselezione R.S.U. con produzione di C.D.R. e F.O.S., dalla capacita di trattamento di 135mila tonnellate annue di rifiuti; e un impianto di digestione anaerobica per il compostaggio della frazione organica della capacità annua pari a 30mila tonnellate. Le autorizzazioni per la costruzione del polo industriale sono inserite nell'ultimo Piano di Gestione dei Rifiuti della Regione Lazio. Il diritto di realizzazione degli impianti appartiene all'azienda Bracciano Ambiente Spa, di cui il Tribunale di Civitavecchia ha disposto le procedure di fallimento e di vendita, tra cui quella del lotto in questione.

La manifestazione di sabato 28 ottobre

Alla presentazione del documento firmato a Zingaretti, farà seguito una manifestazione, sabato 28 ottobre alle ore 16 presso il Granarone di Cerveteri, durante la quale i cittadini protesteranno con una caserolada, mettendo "in pentola" Cupinoro e protestando a difesa del territorio.

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