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Di Battista: “Voglio vaccinare mio figlio, ma ne fanno solo 20 al giorno”. La Asl: “Non è vero, 90 stamattina”

La denuncia di Di Battista sulla Asl di via Plinio, quartiere Prati a Roma: “Cosa fanno le persone che non si sono prenotate? Vengono qui la mattina, magari molto presto, alle 5, perché ogni giorno ne fanno venti senza prenotazione. Dovete vedere la situazione, veramente da terzo mondo”. La risposta della Asl: “Nella prima parte della mattina di oggi sono stati trattati 90 bambini”.
A cura di Enrico Tata
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Alessandro Di Battista attacca il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Questa mattina ha portato il figlio Andrea a vaccinarsi, ma la scena a cui ha assistito, secondo il deputato del Movimento 5 Stelle, "è da terzo mondo". "Sento parlare di vaccini, sento la Lorenzin e Zingaretti ergersi a paladini morali", ma "questo è la stato della sanità del Lazio". "Sono in via Plinio, quartiere Prati a Roma – denuncia Di Battista nel video postato su Facebook – qui ci sono mio figlio, la mia compagna, e qui c'è la Asl presidio per la vaccinazione pediatrica. Stamattina siamo venuti a fare i primi vaccini a nostro figlio. Vorrei presentarvi la realtà dei fatti: il presidio è aperto per le vaccinazioni senza prenotazione dalle 7 e 30 alle 11 e 30, ma in realtà non ti vaccinano qui, non c'è personale, mancano le persone. Ti devi prenotare: se ti prenoti la prima vaccinazione che puoi fare è a luglio. Cosa fanno le persone che non si sono prenotate? Vengono qui la mattina, magari molto presto, alle 5, perché ogni giorno ne fanno venti senza prenotazione. Dovete vedere la situazione, veramente da terzo mondo. Questi hanno sventrato la sanità, hanno tolto quattrini, hanno reso impossibile alcune visite e reso molto difficili anche le vaccinazioni pediatriche e si permettono di darci lezioni. La realtà sono genitori accampati, molti che sono qui da stamattina presto. E' responsabilità della politica che ha sventrato il sistema sanitario nazionale".

Nei giorni scorsi botta e risposta M5S-governo sui vaccini

Nei giorni scorsi botta e risposta tra governo e Movimento 5 Stelle sui vaccini. In particolare il candidato premier del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha affermato di voler cambiare la legge sull'obbligo delle vaccinazione: "La cambieremo, non siamo a favore della raccomandazione. Obbligo? Noi lo intendiamo come era prima del decreto Lorenzin”. Immediata la reazione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: “Di Maio come Salvini. Sui vaccini, come su tutto il resto, il populismo parla la stessa lingua. Gli italiani sapranno valutare la serietà dei programmi e delle persone. Avanti con il buon senso. Vaccino contro incompetenti”.

La Asl: "Oggi sono stati vaccinati 90 bambini"

Questa la risposta ufficiale della Asl alle osservazioni di Di Battista: "La ASL Roma 1 da giugno 2017 – data del Decreto Legge sulla prevenzione vaccinale – ha eseguito complessivamente circa 50.000 vaccinazioni. Il presidio di via Plinio ogni giorno mediamente vaccina 110 bambini e non 20 come erroneamente dichiarato. A conferma di questo, nella prima parte della mattina di oggi sono stati trattati 90 bambini.

"Per garantire e semplificare il rispetto del calendario vaccinale alle famiglie, in tutti i centri della ASL Roma 1 – continua la nota della Asl – c’è la possibilità di accedere liberamente senza prenotazione per le vaccinazioni obbligatorie dei primi nati e per i richiami dei 5/6 anni. In caso di eventuali disservizi segnalati che possono verificarsi, visto il volume della domanda, è cura dei servizi stessi contattare il cittadino per trovare rapidamente soluzioni adeguate e condivise. Anche in questo caso, infatti, – come avviene per tutti gli altri bambini – la famiglia Di Battista, che pure non si è rivolta ai servizi aziendali, è stata contattata per effettuare oggi stesso il vaccino necessario. Ci teniamo infine a sottolineare che in data odierna erano in servizio presso il Presidio due medici, 3 infermieri e 4 operatori di sportello. Quindi non risponde affatto al vero la grave denuncia che all’interno della struttura non vi fosse personale".

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