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Detenuti giardinieri trovano una pistola in un’aiuola dell’Eur e la consegnano alla polizia

Una pistola semiautomatica è stata trovata nel verde dell’Eur. A scoprirlo dei detenuti del carcere di Rebibbia, impegnati come giardinieri nel progetto “Mi riscatto per Roma”. Hanno trovato l’arma in un’aiuola di una collinetta del quartiere di Roma. Hanno poi riconsegnato la pistola alla Polizia Penitenziaria.
A cura di Tommaso Franchi
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La pistola trovata
La pistola trovata

Una pistola semiautomatica nascosta fra il verde dell'Eur. Spuntava tra l'erba dei giardini del quartiere capitolino, situato nell'IX Municipio. Un ritrovamento strano, reso ancora più eclatante dal fatto che a trovare l'arma siano stati dei detenuti del carcere di Rebbia. Erano intenti a svolgere dei lavori sociali in veste di giardinieri, collaborando alla manutenzione del verde della Capitale con il progetto "Mi riscatto per Roma". I detenuti hanno trovato l'arma durante i lavori di taglio e di controllo del prato, consegnandola agli uomini della Polizia Penitenziaria. Gli agenti controllavano l'evolversi delle operazioni e dei lavori; una volta ricevuta l'arma l'hanno trasmessa alle autorità competenti, in attesa di scoprire la sua provenienza. La pistola è stata trovata in un'aiuola di una collinetta tra viale del Pattinaggio e via Cristoforo Colombo.

Vincenzo Lo Cascio, Coordinatore Nazionale del lavoro di pubblica utilità del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, ha commentato così la notizia: "Gli uomini della task di Roma Capitale sono il muro di legalità che separa chi organizza il crimine da chi spesso subisce e viene utilizzato per fini criminali".  Lo Cascio è reduce dal viaggio in Messico, dove insieme a una delegazione italiana ha spiegato i vantaggi e i pregi del modello italiano "Mi riscatto per…", nel quale erano inseriti i detenuti giardinieri che hanno trovato la pistola. Il modello, secondo le parole di Lo Cascio, sarà implementato nel Paese centramericano, modificando il sistema penitenziario messicano. Il tutto sotto la supervisione delle Nazioni Uniti. Lo Cascio ha poi espresso soddisfazione per la condotta tenuta dai detenuti: “Il viaggio di recupero si sta davvero realizzando”.

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