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Detenuta uccide il figlio a Rebibbia: “Mamma e bambini non devono stare in carcere”

Lillo Di Mauro, presidente della Consulta penale, racconta la tragedia avvenuta oggi nel carcere di Rebibbia dove una detenuta di nazionalità tedesca con problemi psichici ha ucciso il figlio minore e ridotto in fin di vita il maggiore di tre anni. Le informazioni sono ancora frammentate, ma Di Lillo lancia un appello: “Le mamme e i bambini, per quanto ben trattati, non devono stare in carcere”.
A cura di Valerio Renzi
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Raggiunto al telefono da Fanpage.it Lillo Di Mauro, presidente della Consulta penale e responsabile del progetto di detenzione alternativa per madri con bambini ‘La Casa di Leda', fornisce le prime frammentarie informazioni sulla tragedia che si è consumata oggi all'interno del carcere di Rebibbia a Roma, dove una donna ha ucciso il figlio minore e ha ridotto il maggiore di tre anni in gravissime condizioni.

"Per ora abbiamo pochissime notizie, il fatto è avvenuto circa un'ora fa (verso le 12,30) nella sezione nido femminile di Rebibbia. – spiega Di Mauro – Una donna tedesca madre di due bambini, ha tentato di ucciderli. Sembra che uno sia morto, secondo le prima informazioni mentre un altro stanno cercando di salvarlo. Il personale dell'istituto è chiaramente sconvolto, basta pensare a cosa possa significare per loro che sono molto attenti alle questioni che riguardano i bambini. È una tragedia per tutti noi che operiamo in questo ambito, è una notizia che ci sta distruggendo".

Di Mauro poi ha colto l'occasione per ribadire che "le mamme e i bambini, per quanto ben trattati, non devono stare in carcere". "Questo è l'appello che ci sentiamo di lanciare oggi – conclude – abbiamo lottato per decenni per avere una legge per tirarli fuori dal carcere, sarebbe opportuno che questa legge venisse applicata fino in fondo"

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