Desirée, parla la mamma: “Non era una tossicodipendente. Aveva dei problemi e abbiamo chiesto aiuto”
Ieri l'ultimo saluto a Cisterna di Latina a Desirée Mariottini, la 16enne violentata, drogata e uccisa in uno stabile abbandonato nel quartiere San Lorenzo a Roma. Centinaia di persone si sono strette attorno alla bara bianca, ai familiari e agli amici. Dalle colonne del settimanale Grazia, oggi parla la mamma della giovane, che attacca la rappresentazione data da molti media della sua famiglia e della figlia: "Hanno scritto che la mia Desirée non era altro che una drogata, come se questo fosse un buon motivo per morire a quel modo e a 16 anni. Hanno lasciato intendere, suggerito, insinuato che io fossi, in realtà, una tossicodipendente, che non seguissi mia figlia e che l'avessi abbandonata. Non è vero e lo trovo ignobile. Quei balordi hanno violato mia figlia, ma la stampa, i social e le tv stanno violando adesso anche me e la mia famiglia".
Barbara Mariottini chiarisce poi come era stata proprio lei a chiedere aiuto: "Siamo stati noi stessi a rivolgerci ai servizi sociali. Abbiamo chiesto aiuto a chi doveva darci una mano, ma evidentemente non è servito – sottolinea – Si prova sempre a fare i genitori. Per ridurre tutto si dice: ‘Se l'è cercata'. Come se la colpa fosse sua. Me la vogliono trattare come una drogata. Hanno abusato di mia figlia da viva, stanno continuando a farlo anche ora che è morta".