De Cataldo e Mendoza a Roma per parlare di presente e futuro del romanzo giallo
Con l'ombra dei dati freschi freschi dell'AIE (Associazione Editori Italiani) che certificano ancora una volta quanto gli italiani non amino la lettura, comprese le classi dirigenti, tra le meno amanti della lettura in Italia, si svolgerà il 15 ottobre alle 18:30 presso l’Istituto Cervantes di Roma (piazza Navona, 91) l'incontro tra due autori che forse non accusano sulla propria pelle e in prima persona il calo dell'1,9% del fatturato di questi primi otto mesi del 2015. Eduardo Mendoza e Giancarlo De Cataldo, infatti, sono due tra i noiristi più famosi in Europa e si incontraranno nella Capitale, moderati dal professor Nicola Bottiglieri dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale (e introdotto da Sergi Rodríguez López-Ros, direttore del Cervantes) per discutere proprio dello stato del genere, in un incontro che si chiama, ‘Il Romanzo Giallo di Mendoza e De Cataldo', organizzato dall'Istituto di cultura spagnolo e dal FUIS – Federazione Unitaria Italiana Scrittori
Ovviamente si parlerà di attualità letteraria, fanno sapere gli organizzatori, oltre che del giallo in sé, con i due scrittori che si racconteranno al pubblico svelando aneddoti e retroscena della fase creativa. Parlando delle loro letture, delle loro inquietudini espressive e del modo in cui il noir, la novela negra e il romanzo d’avventura hanno accompagnato le rispettive carriere
De Cataldo, ovviamente, non ha bisogno di molte presentazioni, essendo un noto magistrato nonché scrittore bestseller anche grazie a ‘Romanzo Criminale', libro da cui sono, in seguito, stati tratti film (diretto da Michele Placido) e una serie televisiva (diretta da Stefano Sollima). Tra i suoi libri anche “Nelle mani giuste”, “I Traditori”, “Giudici” con Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli, “Cocaina” con Massimo Carlotto e Gianrico Carofiglio – ha esordito nel 1989 con “Nero come il cuore”. Mendoza, invece, è uno scrittore di Barcellona, uno dei più apprezzati nel suo Paese dove è considerato alla stregua di una memoria storica: ha esordito nel 1975 con “La verità sul caso Savolta” considerato il primo romanzo della transizione democratica spagnola.