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Daniele Potenzoni scomparso, presunto avvistamento a Napoli

“Qualcuno ha visto un ragazzo che somiglia a Daniele alla stazione centrale di Napoli: vi prego, fatemi sapere”. Così a Fanpage.it Francesco Potenzoni, papà del ragazzo autistico scomparso da Roma 4 anni fa mentre era in gira con altri 14 ragazzi del centro milanese che lo assisteva. “Sarebbe importante sapere se era veramente Daniele il ragazzo visto a Napoli, anche attraverso le videocamere di sorveglianza”.
A cura di Redazione Roma
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Daniele Potenzoni sarebbe stato visto a Napoli. È stato proprio il papà del ragazzo scomparso a comunicarlo a Fanpage.it. "Un mio amico si trovava alle stazione centrale di Napoli e mentre aspettava il treno per Milano – dice Francesco Potenzoni – ha notato un ragazzo insieme a altre tre persone con un gilet arancione e con un carrello che facevano scendere i disabili. Era al binario 13 o 15 ,erano le 10:10, del mattino, è rimasto fino alle ore 13. Il giorno era il 13 giugno". Daniele è il giovane di Pantigliate (provincia di Milano), affetto da autismo, scomparso da Roma il 10 giugno del 2015 mentre era in gita nella Capitale insieme ad quattordici altri ragazzi del centro diurno dell'ospedale di Melegnano, Milano, per assistere all'udienza papale del mercoledì. Il giovane era sotto la responsabilità di alcuni operatori della struttura, quando è scomparso alla fermata Termini della linea A della metropolitana di Roma. Aveva 36 anni.

"Vorrei lanciare un appello ai napoletani, avete visto Daniele? Spero che qualcuno possa verificare se Daniele è veramente stato alla stazione di Napoli o se c'è ancora. Sarebbe interessante anche avere i filmati delle videocamere di sorveglianza". Così a Fanpage.it, papà Francesco Potenzoni, che da quattro anni non perde la speranza di ritrovare suo figlio. Daniele oggi avrebbe 40 anni e potrebbe avere un aspetto molto diverso. Tuttavia, come spesso specificato negli appelli, il suo caratteristico naso schiacciato lo rende riconoscibile. Recentemente si è concluso, con una sentenza favorevole, il processo all'operatore che quel giorno accompagnò Daniele e gli altri ragazzi. Per il Tribunale l'infermiere non è responsabile della scomparsa del 36enne.

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