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Daniele Nardi è disperso sull’Himalaya: sospese le ricerche per il conflitto tra India e Pakistan

Nessuna traccia di Daniele Nardi, il famoso alpinista di Sezze che sta cercando di scalare lo Sperone Mummey, via di accesso alla vetta del Nanga Parbat, anche conosciuta come “montagna della morte”. Partiti i soccorsi dal campo base: lo staff non ha sue notizie da domenica 24 febbraio, e spera di trovarlo prima possibile.
A cura di Natascia Grbic
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Sono momenti di ansia e apprensione questi per Daniele Nardi, l'alpinista originario di Sezze che sta tentando un'impresa mai compiuta prima di oggi: scalare lo Sperone Mummery, via di accesso alla vetta del Nanga Parbat, montagna che fa parte della catena dell'Himalaya. Si tratta di una delle montagne più pericolose al mondo. L'alpinista si trova in compagnia dell'inglese Tom Ballard, ma di entrambi non si hanno notizie dal 24 febbraio, ultima volta in cui sono stati sentiti dal campo base. Domenica erano arrivati a 6.300 metri, ma avevano fatto sapere che il tempo non era buono a causa della presenza di nebbia, nevischio e raffiche di vento. Dopo di allora, sono scomparsi dai radar. Lo staff di Daniele Nardi ha comunicato tramite la sua pagina Facebook che probabilmente le comunicazioni si erano interrotte a causa del meteo, e hanno ipotizzato che lui e Tom Ballard si trovassero in una zona senza campo. Da dove hanno posizionato il campo 3, è impossibile vederli. Oggi però il tempo è buono e sono iniziate le ricerche dei due alpinisti, sperando che diano esito positivo. "Oggi il tempo è buono sul Nanga Parbat, ma dal campo base non riescono ad avvistare Daniele e Tom Ballard. In Pakistan sta per decollare un elicottero con a bordo Ali Sadpara, un alpinista esperto. L’obiettivo è cominciare a perlustrare la zona". Questo il messaggio lasciato sulla pagina Facebook di Daniele, piena di commenti e domande dei suoi sostenitori.

Sperone Mummery, la "via maledetta" del Nanga Parbat

Nessuno finora ha mai scalato lo Sperone Mummery per arrivare alla vetta del Nanga Parbat. Non solo. Chi ci ha provato, ha perso la vita. Quella che è conosciuta anche come la "via maledetta" prende il nome da uno dei più grandi alpinisti di tutti i tempi, Albert Frederick Mummery, scomparso nel nulla proprio mentre cercava di percorrerla. Questo è anche il luogo dove ha perso la vita Gunther Messner, il famoso alpinista arrivato sulla vetta del Nanga Parbat e poi morto durante la discesa. E anche questa, non è una montagna qualunque: è la nona vetta più alta del mondo, una delle più pericolose della catena dell'Himalaya. Chi abita quelle zone la chiama "mangiauomini" o "montagna del diavolo", perché raramente qualcuno riesce a tornare indietro. In genere, la maggior parte delle persone è come se fosse inghiottita da essa. È l'unico ottomila del Kashmir, e il secondo dopo l'Annapurna con l'indice di mortalità più alto. "Quello che mi preoccupa di più è se ritroveremo campo 3 oppure no – ha scritto Daniele Nardi in uno degli ultimi post sul suo blog – So che è un posto maledetto per posizionare il campo, l’ho sempre saputo. Domani sarà una giornata molto dura, sia per salire al campo 3 e sia per ritrovare il materiale lasciato in deposito al campo. Nei giorni passati abbiamo fatto una gran fatica per attrezzarlo e per portare su il materiale. Attrezzature necessarie per prepararci alla scalata dello sperone. Se non dovessimo ritrovare quelle attrezzature potremmo non avere i duplicati per continuare la salita".

Daniele Nardi, sospese le ricerche: "Chiuso lo spazio aereo pakistano"

Le ricerche per trovare Daniele Nardi e Tom Ballard sono state interrotte. Poco prima del decollo dell'elicottero, infatti, è stato chiuso lo spazio aereo sul Pakistan a causa di questioni di emergenza nazionale legate al conflitto con l'India. Ne ha dato notizia il suo staff tramite la pagina Facebook ufficiale dell'alpinista. "L’Ambasciatore Pontecorvo, attivatosi positivamente fin da ieri sera, ha allertato anche l’ambasciata inglese e insieme stanno chiedendo al Governo del Pakistan l’invio in via eccezionale dell’elicottero al campo base". Intanto da Islamabad è partito l'alpinista pakistano Karim Hayat: ha lavorato con Nardi e Ballard fino a fine gennaio e proverà a raggiungere il campo base entro domani sera. "Siamo in attesa di notizie dal campo base riguardo possibili movimenti sulla montagna che viene monitorata minuto per minuto con la speranza che l’emergenza militare pakistana possa rientrare e consentire ad Ali Sadpara di raggiungere il campo base prima che faccia buio". Per adesso non c'è nessuna traccia di alpinisti in movimento sulle possibili vie di fuga dal Nanga Parbat.

Vittorio Brumotti: "Esci fuori amico mio"

E anche Vittorio Brumotti, conduttore televisivo e campione di bike trial, ha voluto mandare un messaggio di solidarietà al suo amico Daniele Nardi, di cui non si hanno notizie da domenica. "Non si hanno notizie da giorni del mio grande amico Danile Nardi ……stava tentando un 8000 m. In invernale !!!! Stoppate le ricerche aere per una stupida guerra in corso tra India e Pakistan …..forza fratello mio vieni fuori".

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