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Da Raggi deroga alla ‘gelateria del Papa’: quelle artigianali non potrebbero aprire in centro

Secondo una delibera del Consiglio comunale, le gelaterie artigianali non possono aprire in centro a Roma. Con una deroga la giunta guidata da Virginia Raggi ha autorizzato l’apertura della gelateria ‘Hedera’ del pasticcere Francesco Maria Ceravolo, conosciuto come ‘il pasticcere del Papa’. Per le torte, infatti, Bergoglio si rivolge a lui.
A cura di Enrico Tata
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Se volete aprire una gelateria, scordatevi di farlo nel centro storico di Roma. Serve un'autorizzazione firmata dalla sindaca che ne attesti l'elevata qualità artigianale. Una delibera del consiglio comunale sancisce infatti che i negozi delle vie più famose della Capitale debbano essere riservati solo ad alcune ‘attività tutelate'. Possono aprire piccoli alimentari, gioiellerie, negozi di giocattoli, fiorai, anche cartolerie, ma non gelaterie artigianali. È stata necessaria una deroga, approvata da una riunione della giunta guidata da Virginia Raggi, per autorizzare l'inaugurazione della nuova sede della gelateria Hedera, la ‘gelateria del Papa', in via dei Coronari, a pochi passi da piazza Navona. Nel 2014 il pasticcere Francesco Maria Ceravolo, che da poco aveva inaugurato la sua pasticceria, inviò una torta in omaggio a Papa Francesco. Un dolce che il Pontefice deve aver particolarmente apprezzato, perché da allora Hedera è diventata la fornitrice ufficiale delle torte in Vaticano. Compleanni e ricorrenze sono affidate al pasticcere 43enne di Vibo Valentia, che ormai è conosciuto come il ‘pasticcere del Papa'. "La mia famiglia faceva gelato più di 90 anni fa, io sono solo l’ultima generazione ora con insegna HEDERA. La nostra gelateria pasticceria, come testimoniano le guide più autorevoli nel mondo della gastronomia, rappresenta oramai un orgoglio di qualità oltre i confini romani. Le amministrazioni (di qualsiasi colore politico) dovrebbero autorizzare e tutelare, come in questo caso, sempre e solo imprenditori che utilizzano – come noi – Cioccolato Amedei o Domori, Nocciola Bio a Km zero, Mandarini tardivi siciliani, Latte Biologico, nessun colorante o conservante", ha dichiarato Ceravolo.

Nella delibera della giunta capitolina la deroga viene giustificata con il "miglioramento della rete commerciale esistente nell’area di Via dei Coronari sia dal punto di vista dell’alta qualità dell’offerta merceologica, particolarmente curata nella scelta delle materie prime e nell’utilizzo delle tecniche produttive, sia dal punto di vista della sistemazione del locale tesa alla salvaguardia e valorizzazione degli elementi architettonici e dei materiali presenti nel locale al fine di recuperarli e valorizzarli". Se tale deroga non fosse stata concessa, la gelateria non avrebbe mai aperto. Secondo la delibera 36 del 2006 del Consiglio capitolino in centro possono aprire piccoli alimentari, che però possono vendere solo gelati confezionati, negozi di artigiani, gallerie d'arte, negozi di filatelia e numismatica, strumenti musicali, cartolerie, giocattoli, fiori, gioiellerie, negozi storici, vendita di prodotti di alta moda, arredamenti di design, profumerie. Non possono aprire autofficine e carrozzerie, pizzerie a taglio, friggitorie e rosticcerie, paninoteche e kebab, negozi di souvenir e, per l'appunto, gelaterie.

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