Crollo del tetto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami: primi indagati per disastro colposo
Stefano di Stefano e Gaetano Correra sono i primi indagati nell'indagine della Procura di Roma sul crollo del tetto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, a pochi passi dal Campidoglio. Il crollo è avvenuto il 30 agosto scorso. Nel fascicolo, coordinato dal procuratore aggiunto Nunzia D'Elia, sono stati iscritti i due nomi: si tratta dei titolari della ditta che nel 2015 ha vinto l'appalto per i lavori di ristrutturazione del soffitto della chiesa. Nei loro confronti si ipotizza il reato di disastro colposo. La chiesa, che viene spesso utilizzata per ospitare matrimoni, era fortunatamente chiusa al momento del crollo e non ci sono stati feriti. Una celebrazione era in programma pochi giorni dopo, il sabato successivo all'accaduto. "Il crollo del tetto della Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami è il sintomo drammatico di cosa hanno prodotto anni di politiche sbagliate" ha commentato quanto successo in un'intervista a Fanpage Tomaso Montanari, storico dell'arte e professore all'università Federico II di Napoli.
Crollo del tetto della chiesa San Giuseppe dei Falegnami
Il tetto della Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami è crollato il 30 agosto scorso. E' la chiesa del ‘500 meglio conosciuta dai romani come San Pietro in Carcere, nel cosiddetto Rione Campitelli, proprio sopra il Carcere Mamertino. Le travi di legno che sostenevano il tetto dell'edificio sono crollate quasi tutte, per cause che dovranno essere accertate, invadendo i banchi dell'edificio di culto. La gestione dell'immobile è affidata al Fondo edifici culto del ministero dell'Interno. Sul caso sta indagando la procura di Roma: dopo una prima informativa dei vigili del fuoco è stato aperto un fascicolo di indagine con l'ipotesi di reato di crollo colposo.