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Crisi idrica: saranno chiusi 30 ‘nasoni’ al giorno fino a quando l’emergenza non sarà finita

Da lunedì 3 luglio e per tutto il mese, Acea procederà a chiudere 30 ‘nasoni’ al giorno, finché la crisi idrica provocata dalla siccità straordinaria di queste settimane non sarà rientrata.
A cura di Valerio Renzi
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Siccità e crisi idrica mettono a rischio l'approvvigionamento d'acqua della capitale, così Acea ha deciso di chiudere l'erogazione a 30 nasoni al giorno per tutto il mese di luglio, a partire dal prossimo lunedì, finché l'allarme non sarà rientrato (sono in tutto 2800). Un provvedimento che l'azienda giustifica anche per evitare ulteriori problemi al lago di Bracciano, da cui i prelievi d'acqua in favore della capitale stanno provocando un notevole abbassamento del livello. Non è un mistero che la rete idrica della capitale sia un colabrodo: troppi gli sprechi e le perdite, così l'amministratore delegato di Acea Stefano Donnarumma ha chiesto una mappatura completa dello stato delle tubature, per mettere in cantiere gli interventi più urgenti. Ma in tanto per non far calare la pressione da qualche parte bisogna cominciare.

“Siamo perfettamente consapevoli dei disagi che tale nostra iniziativa può provocare – scrive Acea alla Sindaca Virginia Raggi – giustificata dall'eccezionale stato di siccità e assicuriamo tutto l'impegno della società all'efficientamento della rete di distribuzione dell'acqua potabile, attraverso l'esecuzione di un piano straordinario di sostituzione delle tubature ammalorate e di ricerca delle perdite occulte lungo la rete stessa, per le cui attività abbiamo già impegnato e impegneremo anche in futuro importanti risorse economiche”.

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