Crisi idrica: Acea non preleva acqua da Bracciano, il lago recupera 15 centimetri
Continua lo stop ai prelievi di Acea Ato 2 dopo la sentenza del Tribunale delle Acque che ha imposto alla multiservizi di captare acqua dal lago di Bracciano. I tecnici dell'Ente Parco hanno svolto un sopralluogo senza preavviso presso le idrovore in località Marmotta: "Le captazioni sono tuttora interrotte" hanno assicurato. "La perdita dalle guarnizioni delle paratie di chiusura è stata stimata al di sotto di un litro al secondo ed il meccanismo automatico di recupero risulta efficiente e funzionante, come riscontrato anche nei precedenti sopralluoghi del 2018" comunicano dal Parco.
Alle attività di controllo continua ad affiancarsi anche l'attività di monitoraggio, tra cui quella sugli aspetti idrici svolta in collaborazione con il centro di ricerca Enea Casaccia e con il geologo Alessandro Mecali: "Per incrementare i dati a disposizione sono state effettuate delle misurazioni sull'acquedotto Traiano, che si aggiungono ai dati raccolti negli ultimi mesi sul fiume Arrone, sui fossi e sul lago di Martignano, poco distante dal bacino sabatino, dove è stata installata una stazione per il monitoraggio di idrometria, pluviometria ed evapotraspirazione ha spiegato Mecali – ciò ci servirà a studiare meglio anche il lago di Bracciano".
Il lago di Bracciano recupera 15 centimetri
Dopo un anno esatto di assenza di prelievi, il livello del lago di Bracciano si trova oggi 17 settembre a -165 centimetri rispetto allo zero idrometrico, con un recupero di poco superiore ai 15 centimetri in un anno. Un valore in linea con le previsioni degli esperti: il lago sta rispettando le sue oscillazioni naturali, con una tendenza alla ripresa lenta ma costante, che continuerà ad essere monitorata. Secondo quanto si apprende dal Parco, il lago sta bene, l'acqua sta ricoprendo progressivamente i metri perduti durante il 2017. "L'ecosistema complessivamente si è ripreso, ha risposto molto bene al cambiamento, nonostante la fase di criticità subita" conclude Mecali.
Sentenza del Tribunale delle Acque a luglio 2018
Il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche si è pronunciato in merito all’istanza presentata dalla multiservizi di sospendere la deliberazione regionale che imponeva il blocco delle captazioni a Bracciano: nel lago non si può prelevare. Il giudice ha confermato la determinazione della Regione Lazio che a dicembre scorso aveva stabilito lo stop alle captazioni. Intanto il lago ha ripreso lentamente a prendere centimetri e la situazione sta migliorando. Le spiagge sono meno ampie e il battello turistico che fa il giro del lago è riuscito da qualche settimana a riprendere il largo. Tuttavia per la sentenza definitiva si dovrà attendere il prossimo novembre.