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Costringeva la moglie, una vigilessa, a giocare alla roulette russa: in manette manager

Ossessionato dalle armi e dipendente dalla cocaina costringeva la moglie – un’agente di Polizia Locale – a giocare alla roulette russa e a momenti d’intimità sessuale sotto la minaccia delle armi. Arrestato rischia il rinvio a giudizio per maltrattamenti in famiglia e detenzione abusiva di armi.
A cura di Valerio Renzi
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Un uomo di 40 anni è finito in manette con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e detenzione illegale di armi. Secondo quando riportato da il Messaggero costringeva la moglie, un'agente di Polizia Locale, a giocare alla roulette russa. Il manager d'azienda, incensurato, aveva il pallino delle armi e sarebbe stato solito usare cocaina. La donna lo ha denunciato lo scorso febbraio, facendolo arrestare, raccontando di continue e di come la costringesse a situazioni d'intimità sessuale sotto la pressione delle armi.  A chiamare il 112 i vicini terrorizzati dalle minacce e le urla provenienti dall'appartamento.

Secondo l'accusa in alcune occasioni avrebbe addirittura messo le armi in mano ai figli. "Spara a mamma", avrebbe detto a uno dei figli minorenni mettendogli in mano una pistola. Ora un perito dovrà valutare la capacità d'intendere e di volere dell'uomo al momento degli abusi, visto l'abuso e la dipendenza della cocaina. In casa le forze dell'ordine hanno trovato diverse armi giocattolo adattate per sperare, che pistole automatiche.

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