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Così è ridotta la targa che ricorda Benedetta Ciaccia, morta nell’attentato alla metro di Londra

La denuncia arriva dal papà di Benedetta Ciaccia, morta a 31 anni nell’attentato alla metro di Londra del luglio 2015. Il signor Roberto da mesi chiede che la targa che dedica una via tra Selva Candida e Casalotti alla memoria di sua figlia venga ripristinata, invece è ancora in terra abbattuta, tra erbacce e incuria.
A cura di Redazione Roma
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Il 7 luglio del 2005 l'attentato nella metropolitana di Londra da parte di un commando di terroristi jihadisti provoca 56 morti, compresi gli attentatori, e oltre 700 feriti. Tra le vittime c'è anche Benedetta Ciaccia, giovane romana di 31 anni, a cui è stata dedicata una via tra Selva Candida e Casalotti, alla periferia Nord di Roma. Ora la targa della strada è sdraiata in terra, il palo abbattuto, una rete di plastica a far da perimetro affinché nessuno si faccia male.

La denuncia arriva a Fanpage.it da Roberto il papà di Benedetta, che si chiede quando e come qualcuno ripristinerà la targa che porta il nome di sua figlia. Intanto, ogni giorno, è costretto a vederla così: gettata in terra tra le erbacce, abbandonata in una zona senza illuminazione e scarsamente manotenuta.

La targa era stata inaugurata il 15 dicembre del 2015, dopo una lunga battaglia di Roberto Ciaccia per ottenere un riconoscimento di Roma Capitale a sua figlia. Quando è morta Benedetta stava andando a lavoro: era arrivata a Londra per studiare inglese, poi era rimasta. Prima un impiego al Financial Times, poi l'assunzione nella prestigiosa casa editrice Penguin. Quando l'esplosione ha spezzato la sua vita stava preparando il suo matrimonio con Fiaz Bhatti, 29 anni, cittadino britannico di origine pachistana con cui era legata da diversi anni.

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