Corteo Trattati Roma, fermati bus centri sociali e No Tav: fogli di via a manifestanti
Perquisizioni, fermi e fogli di via. Imponete il dispositivo messo in campo dalla questura e dal ministero dell'Interno per evitare incidenti al corteo previsto in centro città nel pomeriggio contro il vertice europeo per il 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma. I manifestanti denunciano un clima pesante, dove si sarebbero verificati fermi arbitrari e pretestuosi, volto a impedire la libertà di manifestare.
Ieri sera foglio di via per anno dalla capitale per sette militanti dei centri sociali del Nord-Est, provenienti da Mestre, Marghera e Vicenza: in automobile felpe e k-way neri che per la questura sarebbero serviti al travisamento. Oggi intercettato un furgone con caschetti da operaio e scudi di plexiglass da utilizzare fronteggiare le forze dell'ordine. Perquisiti quasi tutti i pullman in ingresso nella capitale, i manifestanti fatti scendere e controllati uno ad uno, aperti borse e zaini. Un pullman proveniente dalla Val di Susa con a bordo esponenti del movimento No Tav è stato portato al centro d'identificazione di Tor Cervara: esponenti del movimento denunciano come l'unico oggetto pericoloso trovato a bordo sia un coltellino da formaggio appartenente ad un uomo di 70 anni.
Stessa sorte per un pullman proveniente dal Nord-Est: anche in questo caso dirottato verso Tor Cervara. Fogli di via anche per due militanti di Alessandria trovati in possesso di fumogeni e guanti. Fermati anche sei giovani di Bologna, appartenenti al centro sociale Tpo che si stavano recando a piazza Vittorio per partecipare al corteo ‘Europe for All', terminato poco fa senza incidenti. Il concentramento per il corteo pomeridiano si sta intanto cominciando a infoltire a porta San Paolo. Qui convergeranno le forze politiche e sindacali del coordinamento ‘Eurostop', che sfileranno dietro lo striscione ‘No Ue, No Euro, No Nato', centri sociali e movimenti per il diritto all'abitare.