Solidarietà in palazzo a Roma: “Se preferite stare a casa, facciamo la spesa per voi”
"Per tutte le persone con più di 70/75 anni o con patologie: se in questo periodo preferite rimanere a casa, ci offriamo disponibili ad andare a fare la spesa per voi. Se vi fa piacere ricevere questo aiuto, inserite qui sotto il vostro nome, interno e scala… in serata verremo a prendere la lista della spesa o a lasciarvi il numero! L'unione fa la forza, un abbraccio e buona giornata a tutti". È questo il messaggio comparso sul portone di un palazzo a Roma nei giorni in cui i contagi da coronavirus stanno aumentando in tutto il Lazio. C'è chi in questi giorni preferisce non uscire di casa e rischiare di prendere il virus, ma si tratta comunque di una situazione che potrebbe comportare con sé diverse problematiche, tra cui il rimanere senza beni di prima necessità in casa. E così, mentre genitori si organizzano insieme per tenere i bambini nei giorni di chiusura delle scuole, ci sono anche condomini generosi che si offrono di andare a fare la spesa a chi preferisce rimanere al sicuro dentro la propria abitazione.
Coronavirus, aumentano i contagi nel Lazio
Secondo quanto riportato dalla Regione Lazio ieri sera, le persone contagiate da coronavirus nel Lazio sarebbero 44, di cui 20 ricoverati all'ospedale Spallanzani. Sette si trovano in terapia intensiva, quattordici in isolamento domiciliare. Finora, sempre nel Lazio, i guariti dal CoVid19 sono tre: la coppia di turisti cinesi di Wuhan, primi casi di coronavirus in Italia, e il ricercatore emiliano di 29 anni. Risale a ieri, invece, il primo decesso sospetto: una donna di 87 anni positiva al coronavirus è morta all'ospedale San Giovanni. Non è chiaro se il decesso sia stato causato dal virus o dalle patologie pregresse di cui era affetta. In una nota l'ospedale San Giovanni di Roma ha precisato che la signora "era cardiopatica ed ha avuto una severa endocardite in quanto portatrice di protesi valvolare seguita da una problematica respiratoria. È quindi possibile affermare, stante il complesso quadro clinico, che la donna sia deceduta ‘CON’ il COVID-19 e non a causa dello stesso".