La raccolta fondi per la terapia intensiva dell’ospedale San Camillo è una truffa
I poliziotti della Questura di Roma hanno smascherato l'ennesima truffa legata a una raccolta fondi che in realtà non esisteva. La polizia postale ha scoperto una pagina Facebook chiamata "Emergenza Crowdfunding San Camillo" dedicata, per l'appunto, a una raccolta fondi destinata al reparto di terapia intensiva dell'ospedale San Camillo di Roma. Nella pagina veniva descritta la situazione drammatica di medici e infermieri del reparto in questo periodo di emergenza legato al coronavirus. Secondo la pagina, i sanitari erano costretti a costruirsi addirittura i camici con la busta della spazzatura. I truffatori chiedevano di versare le somme di denaro su una carta postepay dedicata.
L'appello: "Verificate sempre le raccolte fondi attraverso siti ufficiali"
L'azienda ospedaliera San Camillo è venuta a conoscenza della truffa e ha denunciato il tutto alla polizia postale. "Attenzione, prima di effettuare una donazione raccomandiamo a tutti di verificare direttamente dai siti ufficiali delle strutture ospedaliere, l’esistenza di una campagna di raccolta fondi e poi, procedere eventualmente ad offrire una somma di denaro. Vi invitiamo come sempre a segnalarci ogni caso sospetto sul nostro Portale", l'appello della Questura di Roma.
Questa la vera situazione del reparto di terapia intensiva dedicata ai pazienti affetti da Covid-19 dell'ospedale San Camillo di Roma. Di seguito il video pubblicato dalla Regione Lazio ieri, 30 marzo.