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Morti per Coronavirus 2 anziani in casa di riposo: “Proprietà non ha gestito emergenza sanitaria”

“Vista la gravità della situazione e l’insufficienza dell’azione messa in campo dalla proprietà della casa di riposo, che non adempie alle prescrizioni indicate dalla Asl Roma 2, si è ordinato alla Asl di subentrare nella gestione sanitaria”. Lo ha dichiarato l’assessore D’Amato, dopo che questa notte sono deceduti due anziani nella struttura.
A cura di Natascia Grbic
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Due anziani sono morti questa notte nella clinica della casa di riposo Giovanni XXIII in via Galeffi a Roma, gestita dalla Fondazione Sorelle della Carità. Nella struttura si contano diverse persone contagiate dal coronavirus: a ora sono risultati positivi tredici anziani, di cui uno ricoverato in ospedale perché le sue condizioni di sono aggravate, e cinque operatori. Non è ancora chiaro se le due persone decedute questa notte fossero state contagiate dal coronavirus. L'assessore alla Sanità e all'integrazione sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D'Amato ha inoltre dichiarato che "vista la gravità della situazione e l’insufficienza dell’azione messa in campo dalla proprietà della casa di riposo, che non adempie alle prescrizioni indicate dalla Asl Roma 2, si è ordinato alla Asl di subentrare nella gestione sanitaria vista la impossibilità della proprietà. Si è infine chiesto al Comune di Roma di predisporre tutte le azioni tese a garantire l’approvvigionamento del vitto agli ospiti della struttura che continuerà ad essere posta in isolamento secondo le direttive impartite dalla Asl e dal servizio regionale di sorveglianza malattie infettive SERESMI – Spallanzani". La casa di riposo Giovanni XXIII era stata messa in isolamento dal 21 marzo: al suo interno vi sono 66 persone.

Coronavirus, isolata la clinica Nomentana Hospital

A essere in isolamento, anche la clinica Nomentana Hospital a Fonte Nuova. Attualmente nella struttura sono 22 le persone positive al coronavirus, tra cui medici, pazienti e infermieri. Tutti sono stati messi in quarantena, al momento non si hanno ulteriori informazioni sulle loro condizioni di salute. L'allarme è scattato quando un infermiere e due pazienti hanno iniziato ad accusare i primi sintomi: dopo che il tampone è risultato positivo, sono stati sottoposto a controllo gli altri ospiti della struttura e il personale sanitario.

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