Quali sono le mascherine più efficaci contro il Coronavirus
Quali sono le mascherine più efficaci? Sono quelle a tre strati e realizzate in tessuto non tessuto e non in cotone. Lo dimostra uno studio realizzato da Arpa Lazio e dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche dell’Università di Roma Tor Vergata per testare "l’efficienza delle mascherine chirurgiche nell'abbattere l’aerosol atmosferico". Attenzione: lo studio prende in esame soltanto mascherine di tipo facciale o chirurgiche e non quelle con valvola, le cosiddette FFP2 e FFP3. Tra l'altro sono state analizzate mascherine realizzate da stabilimenti industriali nazionali riconvertiti ah hoc per fronteggiare l'emergenza coronavirus in Italia. Queste mascherine, quindi, non dispongono di certificazione di legge e devono essere testate prima di essere utilizzate e distribuite. Per questo Arpa Lazio ha valutato la loro efficacia misurando la percentuale di particelle che le oltrepassano.
Lo studio sulle nuove mascherine realizzate dalle fabbriche italiane
Le mascherine chirurgiche certificate hanno valori medi di filtrazione parti al 97 per cento. Per passare il test, quindi, le mascherine prese in esame dovevano soddisfare il requisito di un'efficacia pari almeno al 95 per cento. "I dati mostrano che per i lotti analizzati le mascherine con efficacia superiore a 95 per cento in entrambi i sensi di aspirazione sono realizzate con tre strati di tessuto di cui di almeno due strati di tessuto non tessuto". Quelle realizzate in tessuto non tessuto a uno strato, in cotone a due strati e in cotone a tre strati hanno mostrato un efficacia, in aspirazione e in espirazione, intorno all'80 per cento. Come detto, quelle a tre strati e realizzate con almeno due strati di tessuto non tessuto hanno mostrato un'efficacia tra il 96 e il 97 per cento.