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Covid 19

L’analisi sui pazienti di Coronavirus a Roma e nel Lazio: il 61% sono uomini, il 39% donne

Secondo un’analisi a cura del SERESMI, Servizio Regionale per la Sorveglianza delle Malattie Infettive-Istituto Lazzaro Spallanzani, i pazienti positivi al coronavirus nel Lazio sono uomini per il 61 per cento e donne per il 39 per cento. L’età media è 59 anni e il 32 per cento di loro non è ricoverato in ospedale, ma si trova in isolamento domiciliare.
A cura di Enrico Tata
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Coronavirus Roma
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Secondo un'analisi a cura del SERESMI, Servizio Regionale per la Sorveglianza delle Malattie Infettive-Istituto Lazzaro Spallanzani, i pazienti positivi al coronavirus nel Lazio sono uomini per il 61 per cento e donne per il 39 per cento. L'età media è 59 anni e il 32 per cento di loro non è ricoverato in ospedale, ma si trova in isolamento domiciliare. I guariti, per il momento, sono il 6 per cento, mentre le fasce di età più esposte al contagio sono quella dai 60-79 anni (il 36% dei pazienti), quella da 50-59 per il 21,7%, da 80-89 l'11,2% e gli ultranovantenni sono l'1,8%. Il 10 per cento dei casi ha un'età compresa tra i 30 e i 39 anni. Stando ai dati aggiornati ad oggi, il 51,2 per cento dei pazienti è residente a Roma, il 21,9 per cento è residente in provincia di Roma il 9,4 per cento a Frosinone, il 6,3 a Viterbo, il 5,3 a Latina, il 2,3 a Rieti e il 3,6 viene da fuori Regione.

Secondo i dati nazionali forniti dall'Istituto Superiore della Sanità (dati aggiornati al 16 marzo) 14.720 casi sono di sesso maschile (59.7 per cento). L’età mediana è di 63 anni.

Il tasso di letalità in Italia

Secondo i dati rilevati dal sistema di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità il tasso di letalità è in media del 6,8 per cento in Italia. E' pari a zero per i pazienti con età inferiore ai 30 anni, dello 0,2% tra i 30 e i 39 anni, dello 0,3% tra i 40 e i 49 anni, dell’1% tra i 50 e i 59 anni, del 3,2% tra i 60 e i 69 anni, dell’11,8% tra i 70 e i 79, del 18,8% tra gli 80 e gli 89 anni, e del 21,6% per gli ultranovantenni. L’88% dei decessi si registra in pazienti anziani, di età superiore ai 70 anni.

La terapia sperimentale

Secondo quanto riporta anche un vademecum aggiornato sul Coronavirus realizzato all'Istituto Spallanzani, l'Aifa, Agenzia Italiana del Farmaco, ha autorizzato uno studio per testare il ‘Tocilizumab', "un anticorpo monoclonale umanizzato attivo contro il recettore dell’Interleuchina-6, sviluppato per il trattamento dell’artrite reumatoide". Lo studio, si legge, "prevede due gruppi di pazienti: nel primo gruppo (studio di fase 2) saranno trattati 330 pazienti ricoverati per polmonite da COVID-19 che mostrino i primi segni di insufficienza respiratoria o che siano stati intubati entro le ultime 24 ore. Il secondo gruppo (raccolta dati o studio osservazionale) includerà i pazienti già intubati da oltre 24 ore e i pazienti che siano già stati trattati prima della registrazione, sia intubati che non intubati".

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