Raggi al governo: “Termoscanner nelle stazioni ferroviarie di Roma”
Termoscanner nelle stazioni ferroviarie di Roma per misurare la temperatura corporea dei viaggiatori in arrivo nella Capitale. È la richiesta avanzata dalla sindaca Virginia Raggi in una lettera diretta ai ministeri dell'Interno e della Salute, alla Protezione Civile nazionale e alla presidenza della Regione Lazio, per far fronte all'emergenza coronavirus. Dopo l'ordinanza dello scorso 13 marzo con la quale il Campidoglio ha disposto la chiusura di parchi recintati, ville e aree giochi, la prima cittadina chiede una stretta anche sui controlli ai passeggeri in arrivo negli snodi di Termini, Tiburtina e Ostiense, che rappresentano dei punti nevralgici di comunicazione della città strettamente interconnessi tra loro, con le metropolitane e il servizio di trasporto pubblico e con l'aeroporto di Fiumicino".
Mancati controlli che secondo Raggi potrebbero rendere vano lo sforzo dei cittadini che, chiusi nelle proprie abitazioni da giorni, stanno rispettando rigorosamente le indicazioni del decreto del governo che chiede alla popolazione di restare in casa per contenere l'epidemia e di limitare gli spostamenti ai soli necessari. "Quella dei termoscanner – spiega la sindaca – è una misura di controllo già sperimentata negli aeroporti d'Italia, che serve al personale sanitario come indicazione per svolgere sulla persona che si trova davanti e che vorrebbe spostarsi per la città, ulteriori accertamentamenti e capire se è affetta da coronavirus". Virginia Raggi si è detta "orgogliosa dei romani, ma ci sono ancora degli irresponsabili che continuano a uscire. In queste giornate delicate la sfida al coronavirus ha la priorità su tutto. Roma e i suoi cittadini stanno facendo la loro parte, con responsabilità e coraggio".