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Covid 19

La Regione: “Non c’è nessun focolaio a Roma e nel Lazio”. I contagi da Coronavirus salgono a 15

Sono buone le condizioni di salute del dipendente Rai risultato positivo ai test per la ricerca del nuovo coronavirus dopo un viaggio in Veneto e ricoverato all’ospedale Spallanzani. L’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato ha ribadito che “Non c’è alcun focolaio autoctono nel Lazio, né pazienti positivi residenti Roma”.
A cura di Alessia Rabbai
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"Non c'è alcun focolaio autoctono di coronavirus nel Lazio, né pazienti positivi residenti Roma". Sono le parole dell'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato, a seguito dei nuovi casi accertati di CoVid-19, che sottolineano come al momento non è stato accertato nessun contagio da persone positive nel territorio regionale, e che tutti contagiati hanno avuto contatti diretti con le zone di contagio. D'Amato ha ribadito quanto emerso da indagine epidemiologica condotta sul paziente di Pomezia. L'agente della Polizia di Stato in servizio presso il commissariato di Spinaceto e residente sul litorale della provincia sud della Capitale, è stato infettato da una persona proveniente dalla Lombardia.  L'assessorato alla Sanità regionale ha reso noto che sono stati messi a disposizione del Ministero della Salute, come previsto da protocollo, i suoi contatti, trasporti e soggiorni. Anche il nucleo familiare del poliziotto, composto da moglie e due figli, risultati a loro volta positivi ai test, è stato sottoposto a isolamento domiciliare e in osservazione. Nel frattempo sono stati richiamati 98 pazienti che hanno avuto accesso al pronto soccorso di Tor Vergata tra il 26 e 27 febbraio, quando l'agente si è recato in ospedale e che potrebbero aver contratto il virus.

Dipendente Rai positivo al coronavirus in buone condizioni

Sono buone le condizioni di salute del dipendente Rai risultato positivo ai test per la ricerca del nuovo coronavirus e ricoverato in isolamento presso l'ospedale Lazzaro Spallanzani. Si tratta nello specifico di un paziente, fanno sapere dall'assessorato regionale alla Sanità, che ha contratto il virus a seguito di un viaggio di lavoro nella zona gialla del Veneto.

Sileri: "Aspetterei a parlare di frenata nei contagi"

"Aspetterei a parlare di frenata nei contagi da coronavirus" a dirlo Pierpaolo Sileri, a margine di una conferenza stampa. Il vice ministro della Salute è convinto che "è necessario aspettare alcuni giorni, considerando il periodo d'incubazione della malattia che è di due settimane". Ma ha sottolineato: "Per sono due i focolai distinti in Italia, uno del Veneto, l'altro della Lombardia, e tutti i contagi derivano, direttamente e indirettamente, da passaggi e contatti provenienti da persone di quei luoghi". E ha spiegato che "la situazione al momento, se si mantiene così, è sotto controllo".

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