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Chi viene da Lombardia e zone rosse deve stare a casa: carcere per i trasgressori

Chi arriva nel Lazio e negli ultimi 14 giorni è stato in Lombardia o nelle altre province ‘rosse’, dovrà comunicare questa circostanza e dovrà restare a casa. Chi non osserverà le disposizioni dell’ordinanza sarà punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro.
A cura di Enrico Tata
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Nuove misure per contrastare il coronavirus nella nostra regione. Chi arriva nel Lazio dalla regione Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, deve restare a casa. Queste le disposizioni contenute in un'ordinanza firmata dal Responsabile Unità di Crisi e Assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, e dal vicepresidente del Lazio, Daniele Leodori. L'ordinanza è stata firmata l'8 marzo 2020 ed è in vigore.

Tutte le persone che, a partire dal 23 febbraio ("nei quattordici giorni antecedenti alla data di pubblicazione del DPCM 8 marzo 2020"), sono arrivati nel Lazio dalla Regione Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, devono obbligatoriamente:

  • Comunicare questa circostanza al numero unico regionale dedicato 800 118 800, un servizio che si coordina con il Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente, in
    raccordo con il medico di medicina generale (“MMG”) o col pediatra di libera scelta (“PLS”).
  • Devono rimanere a casa. Non è possibile spostarsi o viaggiare e bisogna rendersi disponibili e raggiungibili "per ogni eventuale attività di sorveglianza fino alla valutazione a cura del Dipartimento di Prevenzione;
  • Le disposizioni non si applicano se si tratta di operatori del Servizio Sanitario della Regione Lazio.
  • Chi presenta sintomi deve
    •  avvertire immediatamente il MMG/PLS e l’operatore di Sanità Pubblica che attiva presso il
      domicilio la procedura di esecuzione del test;
    • indossare la mascherina chirurgica (da fornire all’avvio del protocollo) e allontanarsi dagli altri
      conviventi;
    • rimanere nella sua stanza con la porta chiusa garantendo un’adeguata ventilazione naturale, in attesa dell’eventuale trasferimento in ospedale.

Carcere fino a 3 mesi e multa fino a 206 euro per chi trasgredisce

Chi trasgredirà sarà punito ai sensi dell'articolo 650 del codice penale sull'Inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità. "Chi non osserva un provvedimento legalmente dato dall'Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d'ordine pubblico o d'igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a duecentosei euro.

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