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D’Amato sul Coronavirus: “Stop fake news, nel Lazio scuole aperte e manifestazioni pubbliche in vigore”

“Basta alle fake news”. L’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato ha smentito le voci riguardo una presunta chiusura delle scuole e il divieto di manifestazioni pubbliche nella regione. “Sono completamente prive di fondamento”, ha dichiarato, ricordando che nel Lazio non ci sono casi autoctoni di coronavirus.
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A cura di Natascia Grbic
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"Le notizie che stanno circolando riguardo alla presunta chiusura delle scuole e al divieto di manifestazioni pubbliche nel Lazio sono completamente prive di fondamento. Nell'invitare tutti ad arginare fake news che alimentano solo insicurezza nella popolazione, ribadiamo con forza che nella nostra regione non è stato segnalato alcun caso di infezione da Coronavirus autoctono e che i casi individuati sono stati 3 in totale, di cui un paziente guarito e uno ormai negativo". Lo ha dichiarato in una nota l'assessore alla Sanità e integrazione sociosanitaria del Lazio, Alessio D'Amato. Le scuole rimarranno quindi aperte, e tutte le manifestazioni pubbliche previste nel Lazio si svolgeranno regolarmente.

La Regione Lazio, insieme al ministero della Salute e ai prefetti della Regione, ha varato un'ordinanza cautelativa di prevenzione sanitaria in seguito all'allerta per il coronavirus. Tra le misure contenute, l'obbligo per chi arriva dalle zone interessate dal focolaio di contattare l'Asl di competenza, e quella per chi non ha sintomi febbrili di non recarsi al pronto soccorso ma di chiamare il 112. Sono poi sospese le gite scolastiche, e i concorsi pubblici fino a data da destinarsi. Si tratta solo di misure prese a scopo precauzionale dato che, come ha ricordato D'Amato, nel Lazio non ci sono casi autoctoni.

Sono oltre 220 le persone risultate positive al coronavirus in tutta Italia. La maggior parte risiede in Veneto e Lombardia, ma contagi si sono registrati anche in Emilia-Romagna, Piemonte e Lazio. Sono sette le persone decedute, si tratterebbe di persone con patologie preesistenti. Secondo quanto riferito dal premier Conte, un ospedale non avrebbe rispettato il protocollo e per quello ci sarebbero così tanti contagiati.

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