Confermato l’interesse del Comune per la Metro D (che sarà terminata, forse, fra 10 anni)

L'assemblea capitolina ha confermato, ed è già una buona notizia, l'interesse pubblico per la realizzazione della Metro D, il cui progetto preliminare è stato approvato già nel 2009, dieci anni fa. Nella delibera di indirizzo, primo firmatario il consigliere Enrico Stefàno, Movimento 5 Stelle, si conferma l'interesse dell'Amministrazione a realizzare la quarta linea della metro, di "dare mandato agli uffici dell'Amministrazione competenti di procedere, entro 6 (sei) mesi dall'approvazione del presente provvedimento", "a valutare la persistenza o meno delle condizioni che hanno condotto alla dichiarazione di pubblico interesse della proposta presentata dal Promotore di cui alla deliberazione di Giunta Comunale n. 110/2007", a procedere, in caso di esito positivo, al riavvio del progetto e ad una eventuale revisione tecnico-progettuale ed economica. In pratica, dato che sono passati dieci anni dall'approvazione del progetto, gli uffici tecnici sono chiamati a verificare la fattibilità attuale dell'opera.
Come detto si tratta di un passo in avanti dopo dieci anni di silenzi. Nel Pums, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, la Metro D è indicata come realizzazione a completamento del piano entro 10 anni. Sempre nel piano si legge che la realizzazione della linea D della metropolitana Ojetti – Centro Storico – EUR Agricoltura è stimato in 3.261.600.000 di euro, cioè poco più di 3 miliardi di euro, che probabilmente, visti i tempi previsti, non stanzierà l'amministrazione guidata da Virginia Raggi. Questo è quanto inserito nell'ultima stesura del Pums. Un risultato che il Comitato Metro x Roma giudica comunque molto positivo: "Non possiamo che essere orgogliosi di questo grande risultato, ottenuto grazie ad un lungo lavoro di confronto tra comitati, politica e tecnici. Anche se (per ora) non tutte le nostre proposte sono state inserite, la logica antimetro delle linee guida è stata completamente ribaltata. Da un'assurda impostazione basata sulla riduzione al minimo della rete, il PUMS è diventato un piano da 170km di metro, con più di 70km di linee da realizzare da zero. Si dice che chi ben comincia è già a metà dell'opera. Noi speriamo che una corretta pianificazione possa aprire una nuova stagione di cantieri".

Sempre nel Pums si legge in merito alla realizzazione della linea D:
"L’imminente riattivazione della progettazione dell’opera valuterà almeno tre alternative
principali di attraversamento del Centro storico:
- Alternativa 1 – passaggio per il Pincio e Piazza Venezia;
- Alternativa 2 – passaggio per il Pincio e l’Ansa barocca;
- Alternativa 3 – passaggio per il quartiere Salario, Castel Sant’Angelo e transito lungo il
perimetro della collina del Gianicolo
