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Conferenze stampa al tempo del coronavirus: in Regione sedie vuote per rispetto distanza sicurezza

Sedie lasciate vuote alla Regione Lazio per la conferenza straordinaria del governatore Nicola Zingaretti per illustrare le misure prese per arginare il contagio da nuovo coronavirus, così da rispettare le indicazioni di sicurezza prescritte per eventi in luoghi pubblici.
A cura di Redazione Roma
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La sala della conferenza stampa in via Cristoforo Colombo
La sala della conferenza stampa in via Cristoforo Colombo
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È terminata da poco la conferenza stampa straordinaria del governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti e dell'assessore Alessio D'Amato, per illustrare le misure adottate per contrastare il contagio del virus e lo stato della situazione. All'arrivo nella sala stampa della sede di via Cristoforo Colombo 212 i giornalisti si sono trovati di fronte alle misure adottate per l'evento in conformità con le direttive sulla "rarefazione della socialità", indicate dal governo e dall'istituzione regionale: molte delle poltroncine blu recavano un biglietto con su scritto "lasciare libero", così da rispettare il metro di distanza prescritto, allo stesso modo in cui si stanno organizzando cinema e teatri per rimanere aperti. Un modo da parte della Regione Lazio per mostrare come le regole prescritte vanno rispettate davvero e non solo sulla carte.

Zingaretti: "Evitare luoghi affollati pubblici e privati"

D'altronde lo stesso Zingaretti ha invitato i cittadini a "non frequentare i locali affollati, pubblici e anche privati", e a "evitare spostamenti, trasferte, gite e viaggi che non sono indispensabili", per evitare l'allargamento del contagio. "Il messaggio che dobbiamo dare è chiaro: no al panico, ma al tempo stesso sì alla responsabilità individuale, al dovere di tutti di rispettare le regole di comportamento".

La conferenza stampa è stato anche il momento per l'assessore D'Amato per fare nuovamente un punto sui contagiati nel Lazio e sull'organizzazione delle strutture sanitarie per rispondere all'emergenza. Diverse le novità: come l'aumento dei laboratori diagnostici coinvolti (uno per ogni Asl territoriale); l'apertura di un nuovo centro di ricovero all'ospedale Columbus del Gemelli; l'assunzione di nuovo personale.

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