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Condannata la stalker della nipote di Fiorella Mannoia. La cantante testimonia: “Era perseguitata”

Antonia C., una signora di circa 70 anni residente in un palazzo dei Parioli, Roma, è stata condannata a un anno di reclusione per stalking. La donna era l’incubo dei condomini. Tra di loro l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, il giornalista di Sky Marco Piccaluga e la nipote di Fiorella Mannoia.
A cura di Enrico Tata
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Dai ripetuti colpi sul soffitto con la scopa alle urla e agli insulti, dai topi morti lasciati sui zerbini all'albero del giardino condominiale segato. Vittime illustri della ‘stalker condominiale' l'ex sindaco Gianni Alemanno, la nipote di Fiorella Mannoia e il giornalista di Sky Marco Piccaluga. È stato proprio quest'ultimo a denunciare la donna, Antonia C., 70 anni, residente in un palazzo signorile dei Parioli. La donna è stata condannata a un anno di reclusione. Lo scorso gennaio è stata condannata, sempre per stalking, a otto mesi. In precedenza fu costretta a lasciare il suo appartamento in seguito alle ripetute denunce dei condomini.

Vittima preferita dell'anziana stalker è Francesca C., nipote di Fiorella Mannoia: "Sono quasi 20 anni che faccio i conti con questa signora e non ce la faccio più. Vado da una psicologa, vivo sempre da sola, mangio al ristorante proprio perché non mi va di fare rumori in casa, non mi posso più permettere neppure di invitare gli amici: l’ho fatto due volte in dieci anni e mi sono ritrovata i carabinieri chiamati dalla Concas. Ho trovato escrementi sulla maniglia della porta di casa oppure uno stecchino sistemato sul citofono, in modo che suonasse di continuo. Non ho la prova che sia la signora, ma non vedo chi potrebbe essere. Ogni volta che passavo davanti alla sua porta, mi ricopriva di insulti. Diceva che ero una prostituta, una che faceva festini a base di droga, una volta mi ha persino minacciata di morte".

Anche la cantante romana ha fornito la sua versione ai giudici: "All’inizio tutti noi in famiglia cercavamo di minimizzare la questione. Le dicevamo di portare pazienza perché la signora era anziana, suggerendole di adottare ogni cautela per evitare qualunque tipo di rumore, come camminare con i tacchi la sera, sentire la musica ad alto volume, fare tardi la notte. Poi abbiamo capito che Francesca faceva una vita assolutamente normale, spesso era fuori casa per lavoro, eppure era vittima di una vera e propria persecuzione. Questa inquilina, a tutte le ore dalla giornata, ma soprattutto di notte, sferrava continui colpi sul soffitto con bastoni e mazze gridando insulti e ingiurie contro Francesca senza alcun motivo".

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