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Comunali Roma, Razzi si ritira: niente Kim Jong Un e gatti asiatici in campagna elettorale

Antonio Razzi, senatore di Forza Italia, ha annunciato il ritiro della sua candidatura e l’appoggio a Guido Bertolaso, candidato ufficiale del partito. Senza Razzi la campagna elettorale romana perde un po’ di pepe ma non semplifica il quadro del centrodestra, ancora diviso su tre nomi.
A cura di Valerio Renzi
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Antonio Razzi si ritira dalla corsa per il Campidoglio, il senatore di Forza Italia ha annunciato che convergerà sul candidato indicato da Silvio Berlusconi Guido Bertolaso. "La mia discesa in campo per il Campidoglio – dichiara in una nota il Senatore forzista e fedelissimo di Berlusconi, Antonio Razzi – era avvenuta per sbaragliare una certa confusione, per gli attriti che vi erano proprio nello schieramento alternativo al PD e ai pentastellati. Ora però – aggiunge Razzi – dopo una riflessione, non vi nascondo, molto sofferta, ho deciso di lavorare a supporto sempre del centrodestra e del candidato a sindaco, Guido Bertolaso mettendo a disposizione le mie idee e il mio seguito".

“Gli abruzzesi esprimono grande simpatia nei confronti di Bertolaso –ha spiegato Razzi a Radio Cusano Campus – perché è stato l’unico, insieme a Berlusconi, a prendersi a cuore L’Aquila. In meno di 6 mesi sono andati via tutti dalle baracche, hanno passato tutti l’inverno in casa. Nelle altre regioni d’Italia invece sono 30 anni che stanno ancora dentro le baracche. Bertolaso lo considerano un eroe a L’Aquila, anche gli americani ce lo invidiano”.

Razzi, entrato in politica rappresentando la fortissima comunità abruzzese in Svizzera, eletto quindi nelle circoscrizioni degli italiani all'estero, è diventato famoso per aver votato la fiducia al governo Berlusconi il 14 dicembre del 2010, pur essendo stato eletto nelle liste dell'Italia dei Valori. Da lì collezionerà una lunga serie di gaffe e dichiarazioni eccentriche che, grazie anche all'imitazione del comico Crozza, lo hanno fatto diventare un personaggio mediatico.

E con Antonio Razzi la campagna elettorale romana perde forse un po' di pepe: dalla promessa di portare a Roma il dittatore Kim Jong Un (Razzi è un estimatore e grande amico della Corea del Nord), alla proposta di risolvere il problema dei topi popolando la città di mezzo milione di feroci gatti asiatici. Il ritiro della candidatura di Razzi, più una boutade che altro, non semplifica il quadro del centrodestra che ha ancora tre diversi candidati in campo: oltre all'ex numero uno della Protezione Civile sostenuto da Forza Italia, il civico e centrista Alfio Marchini e Giorgia Meloni.

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