Comunali Roma 2016, Virginia Raggi: “Vogliono annientarmi, unico obiettivo del sistema”
Rimanda al mittente ogni accusa raccolta in questi mesi di campagna elettorale. La candidata del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni comunali di Roma Virginia Raggi pubblica un duro post su Facebook per scrollarsi di dosso attacchi, rivelazioni ed insinuazioni. "Mi hanno descritta come espressione di potenti lobby, mi hanno chiamata Biancaneve, Ambra Angiolini, mi hanno accusata di avere i superpoteri e di aver fatto crollare il titolo di Acea – scrive la Raggi – Ancora: mi hanno accusata di essere amica di Panzironi e Alemanno, di essere nelle carte di Mafia Capitale, di stare in un vecchio video di Berlusconi, di avere un altro uomo".
Attacchi secondo l'ex consigliera comunale, orditi "dal sistema". Parla in terza persona la candidata, grande favorita per la corsa al Campidoglio: "Ormai è abbastanza chiaro, dall'inizio della campagna il sistema ha individuato un obiettivo: Virginia Raggi. Vogliono annientarmi, metaforicamente parlando, perché come cittadina e professionista posso dimostrare quanto poco valgono sia come politici, sia come mistificatori. Ma io non mi piego e vado avanti come un treno. È un messaggio che rivolgo chiaro e tondo ai miei detrattori. Si mettano l'anima in pace".
Un attacco che rischia però di fare di ogni critica e domanda lo stesso fascio. Lo sfogo di Virginia Raggi arriva all'indomani di una lunga intervista di Roberto Giglioli, che forse per la prima volta ha visto la candidata grillina incalzata dalle domande attente di un giornalista e un po' in difficoltà. Tra le altre aveva affermato che si sarebbe dimessa in caso l'ordine arrivasse da Beppe Grillo, garante del Movimento 5 stelle. Affermazione rispetto alla quale ha aggiustato il tiro oggi, durante una conferenza stampa congiunta dei candidati grillini a sindaco, presieduta dal Luigi Di Maio, "Io mi candido a sindaco di Roma e risponderò ai cittadini che eventualmente mi sceglieranno per questo ruolo – ha sottolineato la Raggi. E rispetto al codice etico? "Ho sottoscritto un codice etico con i cittadini, lo sottolineo perchè spesso alcuni politici chiamano contratto".
Critiche erano arrivate anche rispetto al ruolo dello staff del Movimento 5 Stelle, e anche qua la candidata ha aggiustato il tiro, chiarendo che non avrà nessun potere rispetto alle nomine da fare in Campidoglio: "Il concetto che sfugge è che per gli atti di alta amministrazione, come le nomine, e per tutti gli altri deciderò io perché lo prescrive la legge. L'ultima parola sarà sempre la mia". "Ma a questo – ha aggiunto – si affianca una collaborazione sulla verifica di alcuni requisiti e io credo che sia a garanzia dei cittadini che la verifica venga fatta da più occhi possibili. Credo sia indice di serietà dire che su alcune attività è opportuna una verifica da parte di altre persone".