Comunali Roma 2016, Berlusconi: “Nessun passo indietro, Bertolaso l’uomo giusto”
Silvio Berlusconi è tornato a parlare delle prossime elezioni comunali a Roma, e ancora una ha ribadito la sua fiducia nella candidatura di Guido Bertolaso, smentendo ogni ipotesi di ticket con Alfio Marchini, circolata con insistenza negli scorsi giorni, o di qualsivoglia passo indietro dell'ex numero uno della Protezione Civile. Se a Roma si decide il futuro del centrodestra, frantumato nell'appoggio a una selva di candidati, il Cavaliere non vuole rendere la vita semplice ai centristi di Alfio Marchini, e a Giorgia Meloni, che corre con l'appoggio della Lega di Salvini e dei suoi Fratelli d'Italia.
Intervenendo questa mattina ai microfoni di Tele Radio Più, il leader di Forza Italia ha chiarito che Guido Bertolaso non farà il vice di nessuno: "Non è ipotizzabile questa soluzione, Bertolaso non può essere un semplice esecutore, solo un city manager, Bertolaso è la persona giusta per Roma. Non abbiamo nulla contro Marchini, ci piacerebbe che si aggiungesse a noi, perché la sua corsa solitaria favorisce la sinistra e i cinque stelle".
"Man mano che Bertolaso verrà conosciuto dai romani – ha aggiunto – potranno capire che è l'uomo giusto. Guido è una persona capace, è quella giusta per i romani. Francamente a Milano non c'è il degrado urbano che esiste a Roma e tutti condannano. Oggi il peggio dell'Italia è dimostrato dai danni creati dalle amministrazioni di sinistra, dalla sinistra al potere. Non dobbiamo pensare a Roma come regolamento di conto tra i partiti". Berlusconi non vuole poi sentire parlare di sondaggi, che vedono il suo candidato al quarto posto: "I sondaggi ora sono troppo lontani dalla data delle elezioni, Bertolaso non ha mai fatto politica, è sempre stato servitore dello Stato, dategli il tempo di farsi conoscere dalla gente…". «Marino un marziano? È una definizione che si attaglia bene a lui», taglia corto l'ex premier.
Berlusconi confessa: "Avuto paura rimanere cieco"
Ai microfoni dell'emittente ha poi spiegato quegli appariscenti occhiali neri con cui si era recato alla conferenza stampa proprio in appoggio a Bertolaso, e confessa: "Si ricorda di quando la statuetta mi colpì? Temevo di perdere la vista, ora sono sereno, ho superato ogni problema".