Comunali Roma 2016, a sinistra Massimo Bray è pronto a scendere in campo
È tutto pronto per la discesa in campo di Massimo Bray per guidare la sinistra romana verso il Campidoglio. Stefano Fassina, attualmente candidato in pectore, che però non convince la maggior parte di Sel e non entusiasma l'elettorato, dovrebbe però essere disposto a fare un passo indietro. Al momento invece Fassina si è detto disponibile solo a correre a delle eventuali primarie della sinistra romana contro lo stesso Bray.
Ex ministro della Cultura del ministro Letta ed ex deputato del Pd, attualmente direttore della Treccani, il nome di Massimo Bray preoccupa soprattutto il Partito democratico: Bray ha un altro profilo istituzionale e sarebbe in grado di drenare voti ai dem, attirando consensi ben oltre l'elettorato della sola sinistra strettamente intesa. Vicinissimo a Massimo D'Alema, per molti la discesa in campo di Bray sarebbe ben vista dalla minoranza Pd per mettere in difficoltà il premier Renzi e contrastare la costruzione del Partito della Nazione.
Ma dal canto suo Roberto Speranza, esponente della minoranza dem, rassicura Renzi e Giachetti: "Abbiamo partecipato alle primarie, ora chi ha vinto va sostenuto da tutti, oggi la partita è chiusa, i candidati sono quelli che hanno vinto le primarie. Chi farà scelte diverse se ne assumerà la responsabilità". "Noi sosterremo tutti i candidati che hanno vinto – ha poi puntualizzato in studio a Omnibus su La7 -, ma questo non può nascondere i problemi che ci sono, io dico attenzione perchè un pezzo del nostro popolo, quello più di sinistra e non solo Civati e Fassina, è in sofferenza rispetto ad alcune scelte di merito fatte dal Pd".