Commozione e palloncini bianchi: gli studenti di Belle Arti ricordano Zhang
L'Accademia di Belle Arti di via di Ripetta si è fermata oggi per ricordare Zhang Yao, la studentessa cinese di 20 anni uccisa da un treno in transito in zona Tor Sapienza, mentre, da quanto ricostruito, inseguiva una banda che l'aveva rapinata a poche decine di metri dall'ufficio immigrazione della questura di Roma. Al ‘ferro di cavallo' di fronte l'Accademia si sono riuniti studenti, amici e le istituzioni accademiche, stringendosi attorno al padre e allo zio di Zhang.
Decine di giovani commossi hanno fatto volare in cielo palloncini bianchi e depositato mazzi di fiori, foto, biglietti e accese candele. Ci sono anche tanti ragazzi della comunità cinese, residente a Roma con le famiglie o nella capitale per ragioni di studio. "E' vero che i padroni dei cuori sensibili non muoiono ma all'improvviso spariscono", così uno striscione preparato dai compagni di studio di Zhang.
Il padre di Zhang: "Pensavamo l'Italia un paese sicuro"
"Lancio un appello agli studenti che sono all'estero e cercano di non far preoccupare i genitori che sono lontani – ha detto il padre di Zhang -. Parlate con i vostri genitori perché sono l'ombrello sulla vostra testa e vi proteggeranno" "Prima della tragedia mia figlia si recava con voi a scuola – ha aggiunto – adesso ci ha lasciati a sopportare un immenso dolore". Il padre ha spiegato di come considerava l'Italia "un paese sicuro".
Sabato la comunità cinese in corteo: "Più sicurezza"
Sabato pomeriggio la comunità cinese scenderà in piazza con un corteo per ricordare Zhang. "Aspettiamo l'autorizzazione della Questura – spiegano dalla comunità – la manifestazione dovrebbe svolgersi tra Porta S.Paolo alla Bocca della Verità. È un'iniziativa per ricordare Zhang e per chiedere più sicurezza a Roma. Ci aspettiamo che partecipino anche i cittadini romani e gli stranieri che vivono nella capitale".