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Commerciante ucciso a Viterbo: c’è un fermo per il suo omicidio

C’è un fermo per l’omicidio di Norveo Fedeli, il commerciante assassinato all’interno del suo negozio di jeans a Viterbo: si tratta di un giovane sudamericano. L’uomo è stato fermato dai carabinieri e sarebbe ora sotto torchio nella caserma di Capodimonte. I militari dell’Arma sarebbero arrivati alla sua identificazione grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza poste in strada.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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C'è una svolta nelle indagini sull'omicidio di Norveo Fedeli, il commerciante ucciso all'interno del suo negozio di jeans a Viterbo. Stando a quanto si apprende, i carabinieri hanno fermato un giovane sudamericano, residente nel Comune di Bolsena: l'uomo è stato portato nella caserma dei carabinieri a Capodimonte, dove è stato messo sotto torchio. I militari dell'Arma sarebbero arrivati all'identificazione del giovane sudamericano grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza poste in strada. Per ora, non si conoscono altri particolari sul fermo del presunto omicida di Norveo Fedeli.

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ringrazia le forze dell'ordine

Appena appresa la notizia del fermo, il ministro dell'Interno Matteo Salvini non ha tardato a dire la sua, rivolgendo un plauso alle forze dell'ordine. Sulla sua pagina Facebook, il vicepremier ha scritto: "Fermato il presunto assassino di Norveo Fedeli, il commerciante barbaramente ucciso ieri a Viterbo durante una rapina: si tratta di uno straniero residente in paesino della zona. Mentre altri parlano e fanno polemica, le Forze dell’Ordine lavorano e arrestano, a Viterbo come a Napoli: Grazie".

L'omicidio di Norveo Fedeli

Il corpo di Norveo Fedeli viene ritrovato nel primo pomeriggio di ieri, venerdì 3 maggio, all'interno del suo negozio di jeans, in via San Luca a Viterbo. Il corpo del commerciante viene ritrovato riverso sul pavimento, in una pozza di sangue: ha il cranio fracassato, presumibilmente colpito ripetutamente con un corpo contundente, e sulla testa dell'uomo c'è l'impronta di una scarpa.

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