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Comitati antidegrado e centrodestra in piazza contro Marino

Tra slogan contro Marino e tricolori hanno sfilato per il centro della città i comitati antidegrado delle periferie. In piazza anche molti esponenti del centro destra e l’ex sindaco Alemanno. “Siamo pronti a bloccare la città e allo sciopero fiscale se le cose non cambieranno”.
A cura di Valerio Renzi
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Sono poco più di mille i manifestanti dei comitati antidegrado che hanno sfilato oggi da piazza dell'Esquilino a piazza Santi Apostili. Ogni comitato ha marciato dietro lo striscione del proprio quartiere, nessun simbolo di partito ma solo bandiere tricolori.  "Zingari, immigrati, criminalità: cacciamo Marino da questa città!", questo lo slogan urlato dai cittadini. Un messaggio chiaro all'inquilino del Campidoglio che ieri ha ricevuto fischi e insulti nella durante la visita a Tor Sapienza. Hanno raggiunto il centro della città da periferie Torre Angela, Tor Bella M0naca, Settecamini, Ponte di Nona, Centocelle, Portuense; ma non sono mancati anche i comitati di cittadini di quartieri centrali come Prati e Flaminio. Tutti uniti contro il "degrado" e per i "troppi immigrati e rom"; ma "non siamo razzisti", sottolineano tutti i comitati coinvolti. Per dimostrarlo alla fine del corteo un ragazzo di colore viene fatto salire sul palco: "vedete? non ce l'abbiamo con gli immigrati se lavorano e si comportano bene".

 "Ora basta, Marino vattene"

"Ora Basta!" questo il messaggio dello striscione che apre il corteo, mentre dietro di esso viene srotolato un tricolore lungo 35 metri. Tra i comitati anche i militanti dell'estrema destra di Casa Pound, i consiglieri dell'opposizione in comune Fabrizio Ghera, Giordano Tredicine, Giovanni Quarzo, Marco Pomarici (passato recentemente alla Lega) e Davide Bordoni, e quelli in regione Fabrizio Santori e Luca Gramazio. Si presenta anche l'ex sindaco Gianni Alemanno, che rimedia qualche insulto e qualche fischio. "Sono qui – ha spiegato  Alemanno – per solidarizzare con questi cittadini che stanno facendo qualcosa di molto importante, dando uno sbocco pacifico e costruttivo alla protesta e intercettando il disagio di periferie che non vogliono essere ridotte ad altrettanti ghetti".

Ma cosa chiedono i manifestanti oltre l'allentamento dei campi rom dai propri quartieri e meno immigrati? Più pulizia delle strade, maggiore sicurezza e servizi più efficienti. I comitati hanno deciso di non fermarsi alla manifestazione di oggi e di dar vita ad coordinamento permanente. Il prossimo è per il 21 novembre all'Eur: "una manifestazione contro la prostituzione e l'illegalità". "Se le cose non cambieranno – minacciano dal palco di Santi Apostoli – siamo pronti a bloccare la città e anche allo sciopero fiscale se servisse".

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