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Colosseo: contro i turisti-vandali in arrivo 500 telecamere termiche e sensori

Un piano sicurezza per la tutela del Parco Archeologico Centrale di Roma basato sulla videosorveglianza. Sette milioni di euro per l’intervento presentato oggi nel corso di una conferenza stampa. Le migliori tecnologie contro possibili attentati ma anche contro i turisti vandali che quotidianamente danneggiano il patrimonio culturale.
A cura di Valerio Renzi
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Il frammento di laterzio del Colosseo recuperato dai carabinieri
Il frammento di laterzio del Colosseo recuperato dai carabinieri

Non passa quasi settimana che non ci siano notizia di un turista colto in qualche atto di vandalismo all'interno del Colosseo: c'è chi cerca di portarsi via un pezzo del monumento, chi di lasciare un segno del suo passaggio all'interno di uno dei monumenti più famosi del mondo, incidendo le proprie iniziali con una moneta o una chiave. Per questo – e contro possibili azioni azioni terroristiche – oggi sono state annunciate nuovi sistemi di allarme agli ingressi e nelle zone dedicate a eventi in tutta l'area archeologica centrale: dal Foro romano al Palatino, dalla Domus aurea e soprattutto all'Anfiteatro Flavio. In particolare saranno installati 500 telecamere termiche e nuovi sensori, mettendo al servizio della sicurezza e della tutela del patrimonio culturale le migliori tecnologie.

Stanziati 7 milioni di euro per il nuovo piano sicurezza, la cui realizzazione sarà affidata tramite bando a inizio del prossimo anno. "Il notevole flusso di visitatori e la forte valenza simbolica rendono questo luogo un obiettivo sensibile e per questo oggetto di particolare attenzione da parte del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza", ha spiegato la direttrice Alfonsina Russo, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche il vicesindaco di Roma con delega alla Crescita culturale, Luca Bergamo, del prefetto di Roma, Paola Basilone, e del ministro dei Beni e delle Attività culturali, Alberto Bonisoli.

"L'obiettivo – ha proseguito Russo – è di innalzare il livello di sicurezza non solo per tutelare i beni, ma anche per sviluppare una più  ampia politica di valorizzazione di una delle aree più visitate al mondo, con la riapertura di monumenti oggi chiusi, possibile proprio attraverso un accorto sistema antintrusione. Del resto quotidianamente sequestriamo tantissime armi da taglio". Per realizzare il nuovo impianto di sicurezza basato sulla videosorveglianza sarà necessario almeno un anno.

Il ministro Alberto Bonisoli ha rammentato l'investimento di "109 milioni di euro, risorse per mettere a norma diversi luoghi della cultura e adeguarli alla modernità nel caso della prevenzione antincendio". Il sistema di "videosorveglianza potrebbe essere inserito in un più vasto progetto di videosorveglianza di tutta la città di Roma con già 1.000 telecamere interconesse", ha sottolineato il prefetto Paola Basilone.

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