Claudio è morto a 31 anni: stava testando la nuova Maserati, si era sposato due mesi fa
Claudio Donati, 31 anni di Colonna, comune in provincia di Roma, è morto sulla pista di Balocco (Vercelli) mentre testava un nuovo prototipo di Maserati. Faceva un lavoro che amava e a cui tanto aspirano per una delle case automobilistiche di lusso più blasonate al mondo. In particolare l'ingegnere meccanico lavorava al programma Levante, ovvero la linea di Suv di gamma della casa automobilistica di Modena. Da quanto si apprende Donati è uscito dalla pista per cause ancora da accertare. Inutile l'arrivo dei soccorsi: il personale sanitario quando ha estratto il giovane ingegnere dalle lamiere della vettura non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Promettente ingegnere, Claudio si era sposato con la sua compagna appena due mesi fa.
Sull'incidente è stata aperta un'inchiesta, mentre il sindacato chiede più sicurezza sulla pista per i piloti che effettuano i collaudi: si tratta del secondo incidente mortale in due anni sullo stesso circuito. La Fiom/Cgil di Modena chiede al Gruppo Fca proprietario di Maserati di assumersi le proprie responsabilità "perché in un’attività così pericolosa bisogna applicare tutte le norme di sicurezza utili a garantire l’incolumità dei lavoratori addetti. "Confidiamo che rapidamente gli organi preposti facciano luce sull’accaduto, accertando ogni responsabilità. – si legge in una nota – La sicurezza dei lavoratori deve essere una priorità per tutte le imprese e per questa ragione la Fiom/Cgil organizzerà nei prossimi giorni un’assemblea presso lo stabilimento Maserati di via Sallustio a Modena, in cui era occupato il 31enne, per ragionare con i lavoratori diretti interessati sulle azioni utili da mettere in campo per tutelare al massimo la sicurezza, anche in un ruolo come quello dei collaudatori che tutti i giorni rischiano la propria vita. La Fiom/Cgil esprime cordoglio per la morte del pilota Maserati e vicinanza alla famiglia".