20 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Civitavecchia, 23enne investe il rivale dopo una lite e scappa: arrestato per tentato omicidio

Un ragazzo di 23 anni è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Civitavecchia dopo che ha investito un coetaneo al culmine di una lite, forse per motivi amorosi. L’accusa è di tentato omicidio. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, è stato rintracciato nei pressi del pronto soccorso.
A cura di Natascia Grbic
20 CONDIVISIONI
Immagine

Un ragazzo di 23 anni è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio per aver investito un coetaneo ed essere scappato. Il giovane è andato addosso con la vettura all'altro ragazzo dopo una lite, scoppiata forse per una ragazza. A causa della violenza dell'impatto, la vittima è stata ricoverata in codice rosso e in prognosi riservata al pronto soccorso dell'ospedale di Civitavecchia: le sue condizioni sono gravi ma non sarebbe in pericolo di vita. A chiamare i carabinieri sono stati i medici del nosocomio: subito le forze dell'ordine hanno iniziato le indagini, cominciando a sentire i vari testimoni presenti sul luogo al momento dell'incidente e visionando le telecamere di zona. Risalire alla sua identità non è stato difficile: molti testimoni lo avevano riconosciuto, e i video di un distributore di benzina avevano immortalato tutto l'accaduto.

Grazie a tutti questi elementi, risalire all'identità del 23enne non è stato difficile. Si tratta di un ragazzo già noto alle forze dell'ordine che è stato messo agli arresti domiciliari con l'accusa di tentato omicidio. Dopo aver appreso l'identità dell'aggressore, i carabinieri sono andati a cercarlo presso la sua abitazione, ma non l'hanno trovato. Hanno provato allora con i luoghi che il giovane era solito frequentare, ma anche lì hanno fatto un buco nell'acqua. Lo hanno rintracciato poi nei pressi del pronto soccorso, dove stava andando per essere curato: accusava infatti dei forti dolori, forse causati dall'incidente. Il 23enne è stato quindi arrestato con l'accusa di tentato omicidio e poi trattenuto presso la struttura sanitaria per ricevere le cure necessarie. Una volta dimesso, è stato portato a casa, dove dovrà rimanere a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Il 23enne aveva nascosto la macchina presso un'officina: erano ancora evidenti i segni dell'incidente e il sangue della vittima.

20 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views