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Città Metropolitana, a Palazzo Valentini il primo Consiglio

Il sindaco Marino: “È un giorno molto importante per tutti noi”. Ma il prefetto Pecoraro non partecipa: “No non partecipo, non mi sembra di esser stato invitato”.
A cura di Enrico Tata
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A Palazzo Valentini si è aperta, alle 17, la prima seduta della storia del Consiglio della Città metropolitana. L'aula è la stessa che ospitava il consiglio della provincia di Roma. Il sindaco della Città metropolitana è il primo cittadino di Roma Ignazio Marino che ha aperto i lavori con queste parole: “È un giorno molto importante per tutti noi. Lo sviluppo della città metropolitana di Roma è un motore per Roma e per il Paese. Saremo al centro della modernizzazione del Paese, degli incrementi alle infrastrutture, preserveremo l'uguaglianza del territorio di tutta la città metropolitana, di tutti i Comuni. Progetteremo uno sviluppo equilibrato. In un quadro mutato di competenze amministrative contiamo sulla Regione, che devolverà funzioni ulteriori. Siamo consapevoli delle peculiarità della nostra città metropolitana quale sede della Capitale”.

Il consiglio è composto da 24 componenti, in larga parte (sono 14) esponenti del Partito Democratico. Poi 4 consiglieri di Forza Italia, 2 del Nuovo centro destra, 2 del Movimento 5 stelle, 1 di Fratelli D’Italia e 1 Sel. Il più votato tra i Democratici, e in assoluto, è stato il presidente del consiglio comunale di Roma, Mirko Coratti. "Partecipare quest'oggi alla prima seduta del Consiglio Metropolitano – ha detto Coratti – è per me una grande emozione. Siamo all'avvio del percorso di modifica dell'ordinamento locale iniziato con la legge 142 del 1990. Sono passati 24 anni da allora e siamo tutti consapevoli di aver accumulato un notevole ritardo rispetto ai nostri partner e competitor europei". Ci sono state proteste da parte di Enrico Stefano del Movimento 5 Stelle che si è detto in disaccordo con il regolamento della nuova istituzione: "Bisogna capire competenze della Città Metropolitana. Approvare lo statuto così come presentato è contrario alle opposizioni", le parole di Stefano. E poi polemiche per la non partecipazione all’inaugurazione da parte del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, forse una protesta dopo lo scontro con il sindaco sulla trascrizione dei matrimoni gay. "No non partecipo, non mi sembra di esser stato invitato". Così il Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, a margine di una cerimonia all'ospedale Bambin Gesù.

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