Cisterna di Latina: Elisa Ciotti massacrata dal marito, un anno fa l’omicidio di Martina e Alessia
Trovata morta in casa, la testa fracassata. La scomparsa di Elisa Ciotti, 36 anni, donna e madre di una bambina di dieci, ha scosso profondamente Cisterna di Latina, a un anno di distanza dai tragici fatti della strage familiare compiuta da Luigi Capasso. Un altro omicidio consumatosi tra le mura domestiche, questa volta a morire è una donna, massacrata dalle mani del marito. La città del Basso Lazio a febbraio del 2018 si era già vestita a lutto, quando un appuntato dei carabinieri ha ferito gravemente a colpi di pistola sua moglie, Antonietta Gargiulo, barricarsi in casa e uccidere le loro due figlie, Martina e Alessia, di 8 e 14 anni, per poi togliersi la vita. Cisterna di Latina è anche la città in cui il 10 novembre del 2014 un agente della polizia penitenziaria ha ucciso la moglie con la pistola di ordinanza e si è suicidato davanti ai figli di otto e sei anni.
Elisa Ciotti massacrata in casa dal marito
Elisa Ciotti è stata trovata morta questa mattina 10 giugno, una giornata di primavera, quando la natura è in fiore, l'ennesima vita spezzata da una morte violenta. Fabio Trabacchin, autotrasportatore fermato dai carabinieri davanti alla sua abitazione intorno alle 10, è uscito da casa alle 7 come tutti i giorni, per andare al lavoro, ma nella ditta di Pomezia per la quale lavorava non c'è mai arrivato. L'uomo ha vagato per ore in aperta campagna, in stato confusionale, per poi tornare da dove era venuto e ha confessato l'omicidio. Secondo quanto appreso la coppia aveva dei problemi, si stava separando. Una violenta lite poi, verso le 4 del mattino il marito l'avrebbe colpita alla testa con un martello. A dare l'allarme la figlia di 10 anni, sotto choc, per aver visto la mamma morta e forse, per aver assistito alla scena. La piccola ha chiamato un parente che in quel momento però non si trovava a Cisterna e ha chiesto l'intervento di un ambulanza. L'uomo è stato portato in caserma e interrogato dai carabinieri del reparto territoriale di Aprilia, che indagano sul caso.
Luigi Capasso ferisce la moglie e uccide le sue due figlie
Martina e Alessia sono morte in quella che la città ricorda come la strage di Latina. Il papà carabiniere, Luigi Capasso, le ha uccise in casa a colpi di pistola. L'omicidio è avvenuto a seguito di una lite con la moglie, Antonietta Gargiulo, unica sopravvissuta nel dramma familiare. Il giorno dei tragici fatti la coppia stava litigando nel garage di un'abitazione di Cisterna di Latina, in località Colle dei Pini. Improvvisamente il militare ha estratto la pistola, sparandole tre colpi. Poi, ha salito di corsa le scale e si è chiuso in casa, dove si è consumata la tragedia.